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La sintesi del Report CSO pre-campagna 2014

Asparago: si preannuncia una fase di stanca

A pochi giorni dall'avvio della campagna 2014, nonostante i primi raccolti in serra in Campania e in campo aperto in Puglia (anticipati rispettivamente di 10-20 giorni rispetto alla norma, per via delle temperature più elevate), in coltura protetta in Veneto (anch'essi in anticipo) e quelli a pieno campo attesi in Emilia-Romagna e ancora in Veneto, l'asparagoitaliano sembra confermare una fase di "stanca": superfici e quantitativi prodotti risultano infatti limitati, anche se è presto per tirare le somme.

In base all'elaborazione del Cso Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara su dati Istat, anche se non definitivi per quanto riguarda le ultime due annate, nel complesso nazionale la coltivazione dell'asparago risulta in netta flessione negli ultimi cinque anni. Dai 6.600 ettari del 2009 a poco più di 5.300 ettari nel 2013, con una produzione crollata da quasi 44.600 tonnellate a 34.500 ton (vedi tab. 1). Rimane costante il rapporto, grosso modo di uno a tre, tra la produzione in serra e quella a pieno campo.

A parte le sostanziali tenute a livello territoriale, aree produttive vocate come Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Puglia perdono terreno.
 

Tab. 1 - Asparago in Italia: superfici e produzioni.

Per quanto riguarda l'import/export, il Cso evidenzia anche che, almeno negli ultimi due-tre anni, nel nostro Paese sono arrivati meno asparagi dall'estero (vedi tab. 2): dalle oltre 5.100 ton del 2011, nel 2012 le importazioni sono scese infatti a circa 4.400 ton, mentre nel 2013 (dati aggiornati a novembre) i flussi in entrata di questi ortaggi si sono ridotti a poco più di 3.500 ton.

Tale calo deriva soprattutto dalla minore disponibilità di prodotto spagnolo, conseguenza delle avverse condizioni climatiche, nonostante le forniture provenienti da altre origini come Francia e Germania e, in parte, dal Perù. Tutto questo per una spesa che, sostenuta da prezzi in crescita, si è mantenuta vicina ai 12 milioni di euro.


2010
2011
2012
2013 parz.
Volume (ton)4.193
5.117
4.398
3.537
Valore (.000 €)12.252
12.906
12.512
11.534
Prezzo medio (€/kg)2,92
2,52
2,85
3,26
Tab. 2 - Import di asparago (Il dato 2013 fa riferimento al periodo gennaio-novembre).

Intanto, continuano a dare segni di vitalità le esportazioni, che l'anno scorso, in base alle ultime stime, potrebbero aver superato le 5.500 tonnellate (vedi tab. 3). Di questo quantitativo, circa un quarto è stato inviato in Germania; seguono Austria, Danimarca, Svezia e Regno Unito.

Si segnala che i mercati di destinazione dell'asparago made in Italy, negli ultimi anni, sono praticamente raddoppiati, raggiungendo quota 30 diversi paesi.


2010
2011
2012
2013 parz.
Volume (ton)
2.991
3.529
5.381
5.493
Valore (.000 €)
10.476
11.360
16.855
18.105
Prezzo medio (€/kg)
3,50
3,22
3,13
3,30
Tab. 3 - Export di asparago (Il dato 2013 fa riferimento al periodo gennaio-novembre).

Questa la sintesi di FreshPlaza del Report del Cso dedicato all'andamento della raccolta e del mercato dell'asparago in Italia (Precampagna 2014). Per maggiori dettagli: [email protected]

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