Le mele polacche alla ricerca di nuovi mercati
"Si tratta di un mercato in crescita, ma il problema principale per i coltivatori polacchi di mele è che non hanno ancora un adeguato piano di marketing. In tutta Europa e nel mondo le mele polacche hanno prezzi molto competitivi. Cinque anni fa l'Unione Europea ha investito molto sui produttori di mele, concedendo sovvenzioni per acquistare macchine e altre attrezzature. Grazie alle innovazioni messe in atto dai produttori, il mercato appare ora molto promettente."
Il secondo produttore mondiale
Daniel spiega come funzionano le esportazioni di mele polacche. Egli cerca di commercializzare la frutta in diverse parti della Russia e dell'Europa. "I maggiori quantitativi delle nostre mele vanno in Russia, un mercato che non richiede prodotti di profilo qualitativo tanto elevato, come in altre parti del mondo. Per questo, per noi, essere sul mercato russo è più facile che altrove. Se i russi pensano che tu abbia un buon prodotto, vendere risulta davvero facile. Esportiamo principalmente nei paesi dell'ex Unione Sovietica, come Kazakistan, Ucraina e Bielorussia."
Per il futuro, Daniel sta pensando anche ad altre destinazioni, come Emirati Arabi, India e Cina. "Vogliamo esportare in Cina e, forse, anche in India, in futuro. La Cina è un grande mercato che è solito destinare il grosso della sua stessa produzione di mele al consumo interno. Dopo la Cina, la Polonia è il secondo più grande produttore di mele al mondo. Vogliamo anche esportare i nostri prodotti in vari mercati, come il Nord Africa e, forse, l'Ecuador".
Non più solo prodotto di seconda categoria
Un tempo, la Polonia si era fatta la reputazione di offrire solo mele di seconda categoria. Daniel spiega perché oggi non è più così. "E' davvero importante evitare che l'Europa classifichi i nostri prodotti come di seconda categoria. L'unico problema è la commercializzazione, ma ci stiamo lavorando. Per noi la Francia costituisce un grande esempio quando si tratta di marketing delle mele. I loro prodotti sono sempre ben presentati e dunque possiamo imparare da loro. Hanno fatto questo per 25 anni ed i nostri produttori sono ora al loro quinto anno, quindi speriamo di poter raggiungere i livelli dei francesi."
"La gente pensa sempre che la Polonia abbia mele di seconda categoria, ma questo non è vero. Nel tempo molte cose sono cambiate, ed è questo quello che sto cercando di spiegare ai clienti. In questo momento esistono già grandi nomi del commercio, come Tesco, che acquistano mele polacche e le rivendono bene. I produttori possono fornire mele dodici mesi l'anno, così possiamo mantenere la qualità e non è un problema effettuare spedizioni tutto l'anno. Molti coltivatori che sono stati sovvenzionati dall'Unione Europea hanno autocarri nuovi, nuove attrezzature e nuovi macchinari."
Specializzazione
La Polonia produce molto anche per il settore della trasformazione industriale. Daniel continua: "Non solo mele, ma anche funghi, patate, cipolle e carote. Se prima, con 100 ettari a disposizione, si coltiva un'ampia varietà di prodotti come cipolle, mele, carote o patate, ora ci si sta sempre più specializzando nelle monocolture. Abbiamo anche coltivazioni di fragole e siamo i maggiori produttori europei di mirtilli. In questo momento, insomma, lo scenario in Polonia è molto dinamico e stanno accadendo molte cose."
Sviluppi
Daniel spiega gli sviluppi in corso nel suo Paese. "Negli ultimi anni il mercato polacco delle mele ha visto grandi sviluppi. Sempre più consumatori optano per la varietà Royal Gala e la domanda di mele fresche è alta. Stiamo cercando di non concentrarci su un unico mercato, perché non sarebbe la cosa giusta da fare. Dobbiamo guardare a tutti i tipi di mercati."
"In questo momento le varietà coltivate in Polonia sono molte, ma ce ne sono alcune come la Granny Smith, la Cripps Pink e la Pink Lady che non possiamo coltivare in Polonia, a causa del nostro clima. La Jona Prince, la Royal Gala e la Red Prince sono varietà di mele che fino a cinque anni fa non coltivavamo, ma che oggi stanno crescendo molto bene. Coltiviamo anche diverse varietà di mele per la trasformazione industriale, tanto che il 50% del succo di mela viene prodotto a partire da mele polacche".
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