Le aziende agricole Algor snc, Soc. Agricola Penna sas e Spinazzino snc dispongono di una superficie complessiva di 180 ettari, di cui circa 130 a conduzione diretta, in cui si coltivano pere Abate (60 ha, per una produzione annua di circa 1.800 ton), Williams (66 ha di cui 26 in fase di allevamento, con una produzione annua che, dalle attuali 1.200 ton, dovrebbe arrivare a 2.000 nel 2016), Rosada e Conference (2 ha) e mele Gala e Fuji (3 ha).
Il prodotto fresco viene venduto principalmente sfuso, in bins e saltuariamente in cassetta. La commercializzazione avviene attraverso mediatori della zona o direttamente a commercianti di frutta, con destinazione finale il mercato nazionale (50%) e l’estero (50%), perlopiù Germania, Francia, Russia.
Ori Frigo vanta un'esperienza trentennale nella frigoconservazione di prodotti ortofrutticoli freschi e surgelati. La struttura - 14.000 metri quadrati di superficie coperta e 40.000 metri cubi di spazio refrigerato - si compone di 11 celle di cubatura variabile di cui 2 attrezzate con drive-in per 4.000 posti pallet. La capacità di stoccaggio complessiva è pari a 10.000 ton di prodotti freschi e surgelati.
Di recentissima costruzione, e già operativo, è il nuovo complesso frigorifero Agrofe (nella foto sotto): 44 celle per una cubatura totale di 50.000 metri cubi di spazio frigorifero, capacità di stoccaggio in atmosfera normale e controllata per 13.000 ton, ampie sale di preraffreddamento e tecnologie d'avanguardia.
Ori Frigo dispone anche di una linea di produzione di pere allo sciroppo (nelle foto sotto alcuni momenti del processo): trasforma annualmente circa 1.500 ton di pere Williams, di cui il 50% proveniente dai frutteti di proprietà del gruppo. Il prodotto, destinato alla pasticceria professionale o industriale e al catering, è apprezzato soprattutto in Francia, mercato che rappresenta circa il 70% del fatturato aziendale; il restante 30% è determinato dalle vendite in Austria, Germania, Gran Bretagna e Italia.
Forplast sas, infine, è l'azienda del gruppo specializzata nella produzione di materie plastiche per l'agricoltura e per l'industria che vengono da tempo utilizzate per la copertura di serre e tunnel, pacciamatura, irrigazione e bromurazione, insilaggio e copertura di vigneti.
"La produzione della campagna in corso – afferma la titolare Rita Ori - si presenta scarsa per volumi e pezzature: abbiamo ottenuto un raccolto inferiore del 30% rispetto al 2012 per la varietà Abate e del 10% per la Williams. Anche i calibri sono tendenzialmente più piccoli mentre, dal punto di vista qualitativo, non registriamo problematiche particolari, se non qualche criticità nella fase di conservazione."
"Nonostante la scarsità del raccolto, la domanda si presenta insufficiente al collocamento del prodotto: le vendite procedono molto a rilento e i magazzini frigoriferi conservano ancora volumi importanti di prodotto in stoccaggio."
"Le quotazioni – continua la dirigente - risultano pertanto in ribasso rispetto all'anno scorso: registriamo in media un calo del 25% a decorrere dal mese di novembre, mentre i prezzi in campagna si presentavano in linea con i corrispondenti del 2012. Per i frutti di calibro più piccolo e/o non trattati il ribasso può arrivare fino al 40%. Le ragioni di simili contrazioni sono da imputarsi al calo della domanda, anche se nell'ultima settimana sembra ci sia stata una leggera ripresa. La tendenza a privilegiare il consumo di frutta di grosso calibro sta comunque danneggiando la redditività delle produzioni nel loro complesso, penalizzando oltremodo le pezzature inferiori."
"Per il futuro – riflette Ori - auspicherei quasi un ritorno al passato, riorientando i consumatori a preferire il gusto e non l'aspetto esteriore, le produzioni nazionali e di stagione alle produzioni extranazionali a basso costo, ma qualitativamente inferiori e ottenute secondo disciplinari molto meno restrittivi di quelli imposti ai produttori italiani. Garantire cioè una remunerazione sufficiente al comparto agricolo che da diversi anni risulta essere il più penalizzato della filiera produttiva, superando le tradizionali contrapposizioni tra i diversi operatori del settore."
"Fare squadra – conclude Rita Ori - per un'azione più coordinata e collaborativa volta alla promozione e valorizzazione delle produzioni italiane sui mercati internazionali: con questo obiettivo partecipiamo con interesse, in rappresentanza delle aziende di trasformazione aderenti ad AIIPA, all'Organismo Interprofessionale Pera, che costituisce un utile strumento di confronto, programmazione e sviluppo a vantaggio dell’intero comparto".
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