"Convegno "La ricerca in agricoltura come motore di sviluppo per il territorio: il progetto FuturBioErbe"
Specie apprezzate e conosciute per gli usi in ambito gastronomico ma interessate da tecniche di coltivazioni, ove presenti, poco evolute. Il progetto è quindi stato focalizzato sull'individuazione di nuove tecniche agronomiche atte a migliorare le produzioni sotto l'aspetto qualitativo e quantitativo, mirando al contenimento degli interventi con prodotti fitosanitari. La valorizzazione dei risultati della ricerca e della relativa sperimentazione sul campo rientra nella volontà di sviluppare produzioni agricole alternative ed economicamente interessanti per le aziende agricole offrendo prodotti locali apprezzati e ricercati dal turismo enogastronomico.
Il progetto ha coinvolto imprenditori agricoli regionali che hanno beneficiato della distribuzione di oltre 10.000 piantine delle specie studiate, microbirrifici, studenti dell'Istituto tecnico agrario di Pozzuolo, tecnici operanti nel settore agroalimentare regionale. Il blog del progetto ha avuto oltre quarantamila contatti da tutti i cinque continenti, cui si aggiungono oltre 200 operatori e studenti coinvolti nelle visite in campo, incontri e assistenza tecnica. Gli studi di Futurbioerbe hanno coinvolto le seguenti varietà: Radicchio di monte, "radic di mont"; Radicchio da grumolo tipo "rosa di Gorizia"; Radicchio da grumolo "lidric cul poc"; Rapa di Verzegnis; Luppolo spontaneo e da birra; Cren o rafano.
L'incontro ha lo scopo di fornire ai partecipanti tutte le informazioni agronomiche utili alla coltivazione delle specie in studio. Sicuramente per tale data i risultati relativi al "lidric cul poc" ed il radicchio tipo "Rosa di Gorizia" non saranno complessivi, visto che la raccolta si concluderà a fine gennaio. Ai partecipanti sarà distribuito gratuitamente un manuale con le tecniche agronomiche sviluppate per le specie in progetto.
Al termine degli interventi sarà offerta una degustazione di piatti e birre ottenuti con una parte delle produzioni dei campi sperimentali. Si ringraziano per questo i f.lli Marzona ed i birrifici "Campagnolo" e "La Birra di Meni".
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