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Innovazione varietale, politica di marca e frammentazione dell'export premiano

Apofruit: liquidazioni positive per la frutta estiva

Un'annata complessivamente positiva, anche se non sono mancati i risvolti negativi nel finale della campagna. Questo in sintesi i risultati della cooperativa Apofruit che in questi giorni ha presentato i listini di liquidazione della frutta estiva durante le assemblee dei soci che si sono svolte nelle diverse aree di produzione (Emilia, Romagna, Metaponto, Puglia e Lazio).



Benché condizionati da un trend delle vendite che ha visto contrapposti due momenti molto diversi - mercato effervescente fino a fine luglio, domanda più contratta rispetto alla media in agosto e settembre con quotazioni in calo - i prezzi di liquidazione ai soci di Apofruit hanno premiato la politica condotta in questi anni dalla cooperativa.

"Una politica - evidenzia Ilenio Bastoni, direttore commerciale di Apofruit - che ha puntato sull'innovazione varietale, sulla crescita dei prodotti a marchio proprio, sullo sviluppo delle specie strategiche destinate al mercato internazionale".

Per quanto concerne la frutta estiva, dunque, Apofruit liquida ai soci un quantitativo di 586.000 quintali (con un calo delle quantità del 22% rispetto a quelle del 2012) per un importo pari a 34 milioni di euro. Ossia un 9% in più di valore assoluto rispetto alla stagione estiva 2012.

"Se consideriamo il calo delle quantità e l'aumento del valore liquidato - commenta Ilenio Bastoni - si evidenzia un valore medio di liquidazione al chilogrammo conferito superiore del 40% rispetto allo scorso anno".

Stagione nel complesso positiva, dunque, pur con qualche differenza, per le principali produzioni del paniere di Apofruit che, per il 72%, è composto da pesche e nettarine (vedi grafico sottostante).



La campagna di commercializzazione delle pesche e delle nettarine è stata caratterizzata da prezzi molto interessanti fino a tutto luglio per poi registrare, ad agosto e settembre, una sensibile riduzione delle quotazioni, causata da un calo di consumi dovuto a un clima piovoso e freddo. Favorite quindi le varietà precoci, mentre quelle tardive hanno seguito un trend negativo, simile al 2012. Da evidenziare un differenziale di prezzo, in tutti i periodi di produzione, che va dai 10 ai 15 centesimi in più, per le nuove varietà che hanno dimostrato di essere apprezzate dal mercato per i miglioramenti nel colore, nel gusto e nella conservazione.

Per quanto concerne le albicocche, specie contrassegnata da una scarsa produzione (meno 40% rispetto al 2012), i risultati commerciali sono stati molto interessanti, con prezzi di liquidazione dall'80 al 100% superiori rispetto all'anno passato. 

Produzione superiore rispetto al 2012, ma liquidazione positiva anche per le susine.

Degno di nota l'andamento delle pere estive, con quantità leggermente inferiori rispetto all'anno passato e risultati interessanti per i produttori.

Per l'uva da tavola, infine, nonostante l'andamento generale di forte competizione, i risultati sono stati accettabili grazie alle nuove varietà senza semi destinate prevalentemente al mercato estero.

Annata stimolante anche per il biologico: i produttori hanno spuntato prezzi che, rispetto al prodotto tradizionale, sono andati da un 60 a un 100% in più.

"Questi risultati - dichiara a FreshPlaza Ilenio Bastoni - sono frutto sia di un incremento dell'export e di una segmentazione dei mercati di destinazione anche per la frutta estiva, sia di anni di investimenti nella politica di marca. Se Almaverde Bio, leader di mercato consolidato, a fine ottobre mostra un +6% sul fatturato, Solarelli sale addirittura del 16%. E i produttori di Apofruit beneficiano di queste scelte".


Il mercato estero (per prodotto estivo - per fatturato). Oltre il 70% dell'export di frutta estiva a marchio Apofruit è diretto in Germania e Gran Bretagna ma è da notare come il rimanente 30% sia molto frazionato.

"Anche nel 2013, con prezzi medi superiori al 2012 – conclude Mirco Zanotti, presidente di Apofruit – si confermano le apprezzabili differenze tra i diversi gruppi varietali, rafforzando l'importanza dell'innovazione varietale quale elemento fondamentale per dare possibilità ai soci di raggiungere risultati superiori alla media".

"In occasione della liquidazione dei prodotti estivi verranno erogati gli acconti indicativi del 70% sui prodotti autunnali e del 50% su quelli invernali".