Con i cachi si alzano le difese immunitarie
Che il cachi sia un vero e proprio dono del cielo lo ribadisce anche il suo nome greco diospyros, che significa "bacca di Dio". Si tratta di un'autentica panacea che ci protegge dai freddi e dalle infezioni dell'autunno in quanto è ricchissimo di potassio, calcio, tannini e in particolare di provitamina A. Il cachi, dunque, è in grado di "vaccinarci" con la sua polpa contro i virus influenzali. Ma serve anche per prevenire o risolvere stanchezza e astenia.
Un consiglio può essere quello di frullare la polpa di un paio di cachi, aggiungendo un bicchiere di succo d'arancia, che è ricco di vitamina C e consente di completare l'apporto vitaminico (in alternativa all'arancia, chi preferisce, insieme ai cachi può mescolare un kiwi o un bicchierino di succo di melagrana). Questo frullato è ottimo la mattina a colazione, ma può andar benissimo, soprattutto per i più piccoli, anche come merenda. Assumetelo tutti i giorni fino alla fine del mese di novembre e anche per i primi giorni di dicembre e vi sarete dotati del miglior scudo antivirus e antibatteri che la natura vi possa offrire in questo periodo.
Grazie al suo alto concentrato energetico, il cachi è da considerare un ottimo rimedio anti stanchezza. Se vi sentite giù di tono, tritate allora il picciolo del frutto, i suoi semi e 3-4 foglie. Mescolateli e mangiateli insieme all'insalata. In alternativa (o in aggiunta) preparate un decotto con cinque foglie di cachi messe in infusione in una tazza d'acqua e bevetelo tutte le mattine per almeno dieci giorni: vi sentirete presto rivitalizzati.