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Il settore neozelandese del kiwi lancia un'allerta sulla cocciniglia bianca delle drupacee

L'ente neozelandese Kiwifruit Vine Health ha lanciato un allarme circa il rischio di diffusione della cocciniglia bianca delle drupacee (Pseudaulacaspis pentagona), dichiarando che, dopo aver colpito in modo ingente il settore kiwi nell'area produttiva italiana di Latina, potrebbe adattarsi facilmente anche in Nuova Zelanda: pertanto viene considerata una seria minaccia per il settore.

FreshPlaza ha chiesto un parere sulla questione a Marco Scortichini, batteriologo del CRA di Roma, il quale precisa che Pseudaulacaspis pentagona è una cocciniglia già molto nota in altre colture (come appunto quella del pesco) e può dare seri problemi solo quando "pullulla" in maniera incontrollata. Potrebbe, però, veicolare la batteriosi del kiwi (Psa).

Da informazioni dirette sul campo, il ricercatore sostiene tuttavia che al momento sono ben poche le aziende italiane nelle quali si sono verificati gravi casi di contaminazione da cocciniglia, la quale, inoltre, è facilmente controllabile.

La cocciniglia colonizza le parti legnose formando incrostazioni sui rami e tronchi. Sui frutti, l'attacco porta alla formazione di macchioline rosse. I danni consistono nella sottrazione della linfa che, nelle piante più giovani, può portare il disseccamento. I frutti attaccati, che risultano deprezzati, non sono idonei all'esportazione.

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