Confagricoltura del Trentino nomina una donna al vertice
Ma la novità più significativa è rappresentata dalla nomina del nuovo presidente, una nomina al rosa. Per la prima volta è stata chiamata a guidare la Confagricoltura del Trentino, Cinzia Cainelli, 38 anni, laureata in matematica, madre di tre figli, imprenditore agricolo, impegnata nel settore del vivaismo viticolo, frutticoltura, viticoltura e agriturismo. La affiancano in qualità di vice presidenti, Giovanni Sassudelli e Christian Endrizzi.
La presidente Cinzia Cainelli (al centro). A sinistra, il direttore Gimmi Rigotti; a destra il responsabile dei rapporti con le istituzioni, Diego Coller.
Nello spirito della valorizzazione delle competenze presenti negli organi decisionali, il Presidente ha affidato a Diego Coller l'incarico di seguire i rapporti con gli organismi istituzionali locali e nazionali.
Il consiglio ha poi provveduto alla nomina dei componenti del Comitato i Presidenza: al Presidente ed ai due vicepresidenti, componenti di diritto, sono stati nominati Mario Bortolotti, Diego Coller, Enrico Giovannini e Anselmo Guerrieri Gonzaga. Sono stati altresì designati i rappresentanti di Confagricoltura nel consiglio di Agriservice Società Cooperativa.
Due le linee guida della nuova presidenza
Favorire e sostenere sempre più l'ingresso dei giovani e delle donne nella guida delle aziende agricole portatori sicuramente di idee nuove e di un rinnovato entusiasmo per questo settore peraltro già evidenziato dall'aumentato numero di giovani che intraprendono gli studi nel settore agricolo, fenomeno recentemente ricordato dai dati resi noti dalla Fondazione Edmund Mach di S. Michele all'Adige.
Favorire una politica quanto più unitaria possibile fra i diversi sindacati agricoli della nostra provincia. Le limitate dimensioni territoriali, unite a quelle aziendali, ed i piccoli numeri che caratterizzano la nostra agricoltura impongono agli operatori impegnati nella promozione e nel coordinamento del settore di ricercare gli elementi che unificano più che quelli che dividono. E' questo un obiettivo che Confagricoltura del Trentino sta perseguendo ormai da tempo e che recentemente ha già dato i primi frutti.