I giovani agricoltori della provincia di Imperia riscoprono il baratto, questa volta su Facebook
Nell’antichità si utilizzava esclusivamente un’economia agricola o naturale, i primi baratti riguardavano soprattutto i prodotti della terra. Il motivo dello scambio era dato solamente dalla diversità del bisogno o della produzione di ognuno dei due soggetti: ci si scambiava le merci in eccedenza, con merci a loro mancanti. Nel XI secolo dall’economia di sussistenza, dove ogni comunità produceva tutto il necessario, dal cibo, ai prodotti artigianali, si passa ad un’economia di scambio: la comunità produce solo certi beni perché può acquistare da altri ciò che non produce, necessaria la moneta.
"Nel XXI secolo grazie a Facebook – scrivono i giovani agricoltori della provincia di Imperia - riproponiamo il baratto agricolo e la possibilità di regalare quello che non ci serve delle nostre campagne per un sostegno naturale ed ormai necessario all’economia familiare. Ridare vita e uso ad oggetti che non utilizziamo, scoprire nuove piante e aver la possibilità di farle conoscere diventa una priorità e reale utilità ad altre persone."
"L'idea – interviene Marco Damele dei Giovani di Confagricoltura Imperia - nasce dalla reale possibilità di riutilizzare quello che non usiamo più, rispettando l'ambiente, risparmiando soldi e aumentando lo scambio di idee ed informazioni all'interno del nostro settore, troppe volte chiuso e non aperto al resto del mondo. Sara possibile aderire iscrivendosi al gruppo di Facebook 'Regalo e baratto in agricoltura'.
Lo scopo di questa iniziativa è quello di scambiare o donare oggetti che possono essere riutilizzati o consumati. Il fine è quello dell’aiuto reciproco, della collaborazione, del riciclo, purché inerenti a ciò che è legato all'agricoltura.