
Un momento della relazione di Jean-Bernard Bonduelle (a destra), al tavolo con Umberto Galassini.
Il Gruppo in cifre
Da un lato, è arrivata la conferma dell’ottimo stato di salute del Gruppo da parte di Jean-Bernard Bonduelle, direttore Relazioni esterne e sviluppo sostenibile, e di Umberto Galassini, amministratore delegato di Bonduelle Italia, con numeri che si commentano da soli: 1.767 milioni di euro di fatturato nel 2012 (+2,4%), unitamente all’aumento dell’utile operativo (101 milioni di euro) e dell’utile netto (48 milioni di euro) rispetto al 2011.
Dall'altro lato, sono emerse alcune opportunità di crescita – rispetto a innovazione, efficienza e produttività - che l'azienda, particolarmente attenta e recettiva, ha saputo cogliere supportata anche dai sostanziosi investimenti sostenuti a favore dello sviluppo sostenibile.

La sostenibilità
Jean-Bernard Bonduelle ha ricordato come, già dal 2002, il Gruppo sia orientato verso obiettivi di sostenibilità concreti, quali: nutrire l'umanità salvaguardando il pianeta, mettere l'uomo al centro del progetto economico e ridurre l'impatto ambientale.
Il Gruppo Bonduelle si sta muovendo attivamente sul fronte dell'ottimizzazione del packaging al fine di ridurre la produzione di rifiuti da avviare a smaltimento, con un taglio dell'11% nei consumi di film plastico nel fresco confezionato e risparmi pari a 155 tonnellate di cartone nel segmento dei surgelati, oltre a nuove soluzioni applicate alle conserve che porteranno a risparmiare fino a 90 tonnellate annue di imballaggi.
Per quanto riguarda la carbon footprint (l'impronta di carbonio, vale a dire l'emissione di anidride carbonica attribuibile a un prodotto) complessiva dei prodotti, Bonduelle si propone l’abbattimento di 3.000 ton nelle emissioni di anidride carbonica nel biennio 2012-2013, l’ottimizzazione delle piattaforme logistiche e l'uso - ove possibile - di alternative al trasporto su gomma.
Gli approvvigionamenti diretti
Per quanto riguarda nello specifico le attività agricole, il Gruppo Bonduelle intende estendere al 100% delle aziende agricole partner – in Italia valgono 3.000 ettari - la sottoscrizione della Carta degli approvvigionamenti, un documento che fissa i parametri per una corretta gestione delle coltivazioni, ma anche ridurre del 20% l'impiego di prodotti fitosanitari entro il 2015 e proseguire le collaborazioni scientifiche finalizzate all'applicazione efficace di metodi di agricoltura integrata.

Sul piano del rispetto e della salvaguardia delle risorse ambientali, i risultati raggiunti dal Gruppo nel periodo 2011-2012 possono essere così sintetizzati: -6% consumi di energia elettrica, -14% consumi idrici per tonnellata di prodotto lavorato e una quota pari al 73% di riciclaggio a fini energetici dei rifiuti industriali non pericolosi prodotti dalle lavorazioni (e obiettivo dell'80% entro il 2015).
La filiale italiana
Dopo aver rimarcato la solidità finanziaria della filiale italiana - che ha chiuso il 2012 con un fatturato di 224,5 milioni di euro e mantenuto stabili i livelli di occupazione - Umberto Galassini ha evidenziato gli ingenti investimenti degli ultimi anni, in particolare per la ricostruzione dello stabilimento del fresco di quarta gamma di San Paolo d’Argon (BG), secondo i principi della filosofia del Gruppo in materia di sviluppo sostenibile vale a dire: riduzione dei consumi di energia elettrica e termica e dei consumi idrici per tonnellata prodotta; valorizzazione degli scarti vegetali con l'obiettivo di portare il loro tasso di riciclo a scopo zootecnico e per la produzione di biomassa al 97%.
Oltre a innovazione tecnologica di processo e applicazione di soluzioni che ottimizzano i consumi energetici e la logistica, però, Bonduelle non trascura l'innovazione di prodotto.
In tal senso, Umberto Galassini ha citato la confezione eco-friendly di Agita & Gusta che, grazie a un nuovo processo di produzione, consente un taglio delle emissioni di anidride carbonica del 40%, e la linea Cuore di Raccolto (verdure in conserva cotte al vapore), dove il processo di cottura a vapore delle verdure permette di ridurre il liquido di governo nelle lattine, rendendole più leggere e facilmente trasportabili (+25% di prodotto trasportato, a parità di numero di viaggi).

Nel successivo confronto con la Stampa, l'amministratore delegato di Bonduelle Italia ha confermato a FreshPlaza la difficoltà, comune ad altre imprese, a reperire materia prima, in particolare lattuga, a causa del maltempo che ha interessato la penisola negli ultimi mesi.
Riguardo le vendite nel settore retail, Umberto Galassini e Roberto Tomatis, direttore Divisione conserve Retail, hanno infine stimato una pressione promozionale vicina al 25% per le lattughe, a dimostrazione dell'utilizzo da parte delle catene distributive della leva promozionale non solo finalizzata a una competizione lineare, ma anche al recupero dei volumi di vendite.
"Lavorando in sinergia – ha precisato Tomatis – si possono però abbassare i costi, ad esempio quelli della logistica, in maniera sana, limitando l'erosione delle marginalità per fornitore e distributore."