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Consorzio Fonteverde: buona annata per i peperoni sia in termini di produzione che di commercializzazione

"La campagna peperone è già terminata, abbiamo commercializzato il prodotto fino a tutto il mese di marzo. La raccolta è iniziata verso il 10 novembre e da lì abbiamo proseguito, con code di produzione anche nel mese di aprile. L'annata è stata buona sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista commerciale, poiché nell'arco di 5 mesi si sono registrate varie settimane in cui il peperone si è venduto bene."

A dichiararlo a FreshPlaza è il dott. Carmelo Calabrese del Consorzio Fonteverde di Ispica (RG).



"Per parlare di prezzi medi del prodotto, bisogna fare una distinzione fra il peperone di prima scelta lavorato in padelle (monostrato) e il prodotto di seconda scelta lavorato in cassette (doppio strato) - continua Calabrese - Nel primo caso abbiamo registrato una media di prezzo alla vendita di 1,80 euro; per quanto riguarda la seconda scelta, il prezzo medio alla vendita è risultato di 1,35 euro."

Rispetto allo scorso anno, si registrano quotazioni in rialzo di un 20-25%. "Credo che l'aumento non dipenda tanto dai consumi, ma dall'offerta disponibile. Per esempio, nella nostra zona (Ispica) forse siamo gli unici a coltivare peperone in tunnel, che si produce maggiormente a Licata. La tendenza ad una contrazione nella coltivazione del peperone mi pare però evidente, perché oltre ad essere un prodotto costoso, è anche impegnativo dal punto di vista produttivo."



Il Consorzio Fonteverde coltiva il peperone esclusivamente in ambiente protetto, con trapianti che iniziano a metà luglio e che vengono completati a fine settembre. "Quest'anno abbiamo dilazionato meglio i trapianti, posticipandoli a fine settembre per avere del prodotto fresco anche nei mesi di febbraio e marzo."

Gli ettari destinati alla coltivazione di peperone in ambiente protetto sono circa 20. Grazie alle condizioni climatiche favorevoli, con molta meno pioggia (quasi il 50% in meno) rispetto allo scorso anno (quando si registrarono 800 mm d'acqua in un anno - anno che va dal 1 agosto al 31 luglio), si sono avuti molti meno problemi di patologie fungine e si è evidenziata quindi una migliore tenuta nel post-raccolta.

"Per quanto riguarda i volumi - prosegue Calabrese - quest'anno abbiamo commercializzato circa 1.200 tonnellate di merce. Lavoriamo sia con peperoni rossi (60%) che gialli (40%): le varietà rosse sono Pepita (Syngenta), Soberano, Yahoo (MedHermes), Altea (Fitò) e Asideo (Monsanto); le varietà gialle sono Gold Queen, Raggio e Collina (Syngenta)."



"In relazione ai mercati di destinazione del prodotto, abbiamo avuto rapporti principalmente con la Grande distribuzione nazionale (65%), ma qualcosa è stata fatta anche con i mercati generali (35%), in particolare a Bologna, Brescia, Milano, Torino, Padova - spiega Calabrese - Il nostro maggior competitor è la Spagna, che spunta prezzi inferiori ai nostri. Quando la Spagna invia poca merce, le richieste aumentano e anche i prezzi tendono un po' al rialzo."

Guardando al futuro, Calabrese dichiara: "Bisogna essere sempre più competitivi; dal punto di vista produttivo è necessaria la ricerca in termini di varietà e qualità del prodotto. La vera sfida è inoltre quella di avere un prodotto sostenibile, con conseguente riduzione dell'utilizzo di fitofarmaci. Puntiamo quindi a un prodotto più sano ed è una sfida che affrontiamo quotidianamente, anche perché seguiamo un metodo di produzione a lotta integrata."

Dal punto di vista commerciale, il Consorzio si è prefissato di allungare il calendario di commercializzazione del peperone. "Quest'anno ci siamo riusciti, abbiamo avuto il prodotto fino a febbraio e marzo. Più di così è difficile, però. Per ammortizzare i costi di produzione, cerchiamo sempre di fare la 'doppia campagna', cioè di alternare le coltivazioni all'interno delle strutture coperte (tunnel). Quindi nel mese di aprile si smantella tutto e si passa ad altra coltura (melone o anguria). Perciò, se allungassimo maggiormente il calendario del peperone, perderemmo la successiva campagna."

Confezionamento
Per quanto riguarda il peperone di I scelta, vengono utilizzate padelle da 30x50 (3,5 kg) e 40x60 (4,5 kg) in cartone. "Per la II scelta utilizziamo in genere cassette in legno con doppio strato, di circa 6 kg - spiega Calabrese - Il peperone viene lavorato manualmente: non disponiamo di macchinari particolari, ma chiaramente abbiamo delle linee per il confezionamento in cassetta."



Il Consorzio Fonteverde lavora moltissimo in Italia con i suoi peperoni; altre referenze, come le carote, sono destinate maggiormente all'export. "E' vero che si avverte una riduzione dei consumi e una contrazione della domanda - conclude Calabrese - l'estero perciò ci permette di avere sbocchi di vendita importanti; è un canale fondamentale ai fini di un buon successo commerciale."

Contatti:
Dott. Carmelo Calabrese
Consorzio Fonteverde - Società Consortile Agricola A.R.L.
C.da Fontanazza CP. 69
97014 Ispica (RG)
Tel.: (+39) 0932 951484
Fax: (+39) 0932 951200
Cell.: (+39) 335 7391373
Email: [email protected]
Web: www.fonteverde.com

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