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L'esperienza ventennale Netafim nell'irrigazione a goccia del pomodoro

La grande diffusione, avvenuta negli ultimi decenni, della coltivazione del pomodoro da industria anche in aree più settentrionali rispetto a quelle tradizionalmente vocate, ha potuto affermarsi anche grazie allo sviluppo di tecniche agronomiche e di scelte varietali sempre più consapevoli. Tra le tecniche agronomiche di maggiore importanza troviamo l'irrigazione e la fertirrigazione.

La tecnica più diffusa è la microirrigazione a goccia: questa permette di supportare le diverse fasi di crescita della pianta con apporti idrici commisurati ai fabbisogni, dapprima crescenti e poi gradualmente decrescenti, in accordo agli obiettivi produttivi dell'azienda agricola.

Punti di forza come l'alta uniformità di distribuzione, la possibilità di realizzare tirate molto lunghe, le basse portate e le contenute pressioni (fino ai sistemi a bassa pressione LVS- Low Volume System cioè sistemi evoluti di microirrigazione capaci di operare su grandi superfici pianeggianti con pressioni inferiori a 1 bar con altissimi risparmi energetici ed elevatissima efficienza di distribuzione - diffusione lenta), l'impatto energetico bilanciato e la pratica della fertirrigazione sono stati e sono i cardini tecnici per la coltivazione del pomodoro da industria.

Netafim ha maturato una vasta esperienza in questa coltura per quanto concerne l'irrigazione e la fertirrigazione applicando le proprie tecniche e prodotti negli areali a maggiore produzione in Italia, dalla Puglia alla Toscana, dalla Campania all'Emilia Romagna fino alla Lombardia.



La principale applicazione della microirrigazione a goccia si individua con la stesura delle ali gocciolanti, una affiancata ad ogni singola fila di piantine di pomodoro, in superficie con portata al gocciolatore tra 1,6 e 0,6 litri/ora e distanza tra i gocciolatori di 40cm. Questo permette, a seconda del diametro dell'ala gocciolante, di raggiungere lunghezze superiori ai 200 m, con evidenti vantaggi nella meccanizzazione e nella fase di impianto.

Alternativa a questa tipologia di posa, applicata nel caso di file binate, è l'ala posizionata nel mezzo della bina in modo da irrigare entrambe le file, in questo caso, in accordo anche alle caratteristiche fisiche del terreno, è possibile soddisfare le esigenze di entrambe le file operando idonea scelta sulla portata o sulla distanza tra i gocciolatori.

L'altra possibile applicazione, utilizzata di frequente, è la stesura dell'ala affiancata alla fila ma leggermente rincalzata con pochi centimetri di terreno: la subirrigazione leggera. Questo permette di usufruire dei vantaggi della subirrigazione, solitamente più profonda intorno ai 30- 40 cm, sebbene si tratti di un interramento minimo, quali la riduzione di evaporazione superficiale (con relativo incremento di efficienza), la vicinanza stretta con gli apparati radicali, la protezione da agenti esterni ed altri.

Le ali gocciolanti Netafim idonee possono essere scelte nella gamma dei prodotti studiati per il pomodoro da industria come Tiran, Python e Streamline che permettono di soddisfare le diverse esigenze in termini di portate e lunghezza delle tirate.



Tutti questi metodi, prodotti e posizionamenti sono utilizzabili per distribuire anche i nutrienti attraverso il flusso irriguo con la fertirrigazione. Questa tecnica consiste nel disciogliere in acqua i nutrienti che saranno quindi successivamente distribuiti in maniera proporzionata e omogenea, localizzata nei pressi dell'apparato radicale e in una forma chimica prontamente assimilabile dai capillizi radicali.

Siamo in questo modo capaci di seguire l'andamento dell'assorbimento dei nutrienti durante le diverse fasi fenologiche del pomodoro, dalla germinazione alla maturazione. Tra i nutrienti più importanti, dando per assunto che non debbano esserci gravi carenze, che svolgono un ruolo chiave nella determinazione della qualità troviamo il potassio, che all'approssimarsi della fine del ciclo riveste un ruolo primario.

Tra le principali funzioni che regola troviamo la traslocazione degli zuccheri, l'attivazione di sistemi enzimatici, la regolazione dell'apertura degli stomi fogliari, fotosintesi e turgore cellulare. Inoltre, opera anche come elemento chiave per quanto concerne la resistenza alla siccità, l'aumento della densità radicale, la protezione da fisiopatie, l'aumento della qualità in gradi brix e licopene e la conservabilità.

Non da ultimo bisogna tenere conto che la risposta quantitativa, intesa come quintali o tonnellate per ettaro prodotte e vendibili (PLV: produzione lorda vendibile), viene incrementata nell'ordine del 20% rispetto a metodi a minore efficienza.

Il numero di interventi irrigui a goccia varia da 30 a 50 durante l'intero ciclo colturale, in funzione dell'andamento climatico, della natura del terreno e della durata dei turni. I momenti di maggiore criticità sono quindi subito dopo il trapianto per favorire l'attecchimento delle piantine, nella fase di sviluppo dell'apparato fogliare con la contemporanea emissione dei fiori per evitarne la cascola, nella fase che va dall'allegagione all'invaiatura per sostenere l'ingrossamento dei frutti, fino all'interruzione dell'irrigazione a ridosso della raccolta. Sono inoltre disponibili le macchine per la raccolta dell'ala gocciolante a fine campagna per recupero o smaltimento.

Ogni azienda ha le proprie esigenze che vanno sapute interpretare e hanno bisogno di risposte tecniche precise in accordo agli obiettivi produttivi, Netafim, nella sua visione di crescere di più utilizzando meno risorse possibile, guarda da sempre all'efficienza dei sistemi irrigui che siano strumento di alto livello nelle mani dei produttori.

Contatti:
NETAFIM Italia Srl
Frazione Monleone
Via Pian Degli Alberi, 27C
16044 - Cicagna (GE)
Tel.: 0185 18720
Email: info@netafim.it
Web: www.netafim.it
Data di pubblicazione: