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Con reportage fotografico di 20 immagini

"Adriano Pretto: "Il mercato del melone predilige ormai i calibri medio-piccoli"

E' tempo di trapianti nell'areale del "melone mantovano", nella zona di confine tra le province di Modena e Mantova, terra particolarmente vocata a questa coltivazione. Nell'azienda agricola Pretto Adriano Francesco, condotta dall'omonimo titolare, l'attività di innesto delle giovani piantine, che saranno poi trapiantate in serra e tunnel è in pieno svolgimento.

Mani esperte innestano migliaia di piantine di melone sui relativi portinnesti (sempre varietà di melone), per poi deporle in veri e propri "incubatori" a temperatura e umidità controllata, in modo che l'innesto attecchisca.

I trapianti verranno effettuati, manualmente per evitare il costipamento del terreno nei tunnel, e mediante l'uso di macchinari in pieno campo, partendo dalla fine marzo fino a giugno, e successivamente in seconda produzione in giugno e luglio anche in serra, con un'accorta scalarità che consente un raccolto continuativo per le forniture di meloni al mercato senza interruzioni, fino a settembre/ottobre.

Clicca qui per accedere al reportage fotografico.

La delicata fase dell'innesto.

L'azienda di Adriano Pretto sorge dove un tempo suo padre possedeva un piccolo appezzamento; oggi invece si estende su 150 ettari di proprietà (di cui 28 coperti con serre), e altri 300 ettari in affitto. La produzione è costituita in larga parte da melone retato italiano (80%) e melone liscio (20%), mentre solo 10 ettari sono destinati alla coltivazione di angurie Crimson. Le rese per ettaro sono indicativamente intorno ai 300 quintali per ettaro, ma soggette a grandi oscillazioni da un'annata all'altra.


Una vista aerea dell'azienda Pretto.

Insieme alla moglie Antonella e ai due figli Andrea e Monica - a loro volta titolari dell'azienda agricola collegata "La Futura" - Adriano Pretto conduce l'impresa di famiglia che dà lavoro, nei momenti di picco stagionale, anche a 50 dipendenti.


Adriano Pretto all'interno del vivaio aziendale dove vengono sviluppati i portinnesti di melone.

Adriano riferisce a FreshPlaza: "Siamo dotati di uno stabilimento di confezionamento che copre una superficie di 4.500 metri quadrati, con una linea destinata ai meloni e una alle angurie. Disponiamo anche di quattro camion frigoriferi coibentati per il trasporto della merce nelle migliori condizioni verso tutti i principali mercati all'ingrosso nel Nord Italia."


Uno dei camion refrigerati di cui l'azienda dispone.

I meloni di Adriano Pretto, chiamati anche amichevolmente "i meloni della signorina" - per via dell'immagine promozionale scelta dall'azienda, che ritrae una ragazza in campo - sono presenti in 11 strutture mercatali: Verona, Milano, Treviso, Padova, Genova, Torino, Bergamo, Firenze, Cesena, Rimini e Bologna. Tramite i grossisti, il prodotto arriva anche all'estero.


La fascetta distintiva dei meloni Pretto.

"La mia etichetta è ben conosciuta, in quanto identifica un prodotto coltivato con attenzione ad ogni dettaglio e per questo apprezzato anche dai clienti più esigenti, che ne riconoscono l'eccellente profilo gustativo", racconta Adriano, aggiungendo: "Io non ho avuto mai problemi di vendita, perché ho sempre fatto qualità. Basti dire che il grado zuccherino medio dei nostri frutti va da 14 a 16 gradi Brix."



Il melone di Adriano Pretto è stato anche insignito di premi e riconoscimenti per essersi distinto in gare di degustazione, in occasione di una manifestazione annuale dedicata a questo prodotto che si è svolta fino al 2005. Negli ultimi due anni, l'azienda Pretto si è aggiudicata il primo premio "Melone D'Oro".


Il figlio di Adriano, Andrea, mostra uno dei "Meloni D'Oro" vinti dall'azienda.

La scelta della varietà di melone più adatto per la coltivazione nei terreni della zona, argillosi, tenaci e difficili da lavorare, ma ricchissimi di microelementi, costituisce uno dei momenti qualificanti dell'attività d'impresa. Adriano spiega: "Mi affido a ben specifiche cultivar per i trapianti precoci e per quelli medio-tardivi. Considerata la nostra particolare zona pedoclimatica, un melone va comunque valutato in campo almeno per tre anni, prima di essere inserito nell'assortimento."

"Il melone è molto sensibile tanto agli eccessi di umidità quanto al troppo caldo. Per i trapianti di maggio, giugno e luglio, ad esempio, ho optato per la varietà Bliz F1 della Nunhems, un melone retato con una pianta straordinaria e molto vigorosa, ben tollerante all'oidio e alle alte temperature e soprattutto idonea per ottenere frutti di pezzatura sempre in linea con le richieste del mercato e perfetto nei trapianti di secondo raccolto."

Clicca qui per accedere al reportage fotografico.

Una vista all'interno del magazzino aziendale, nel periodo della raccolta.

Negli ultimi anni, infatti, il mercato del melone si sta orientando sempre più su calibri medio-piccoli. "Gli acquirenti non vogliono più meloni da 2 kg - spiega Adriano - ma li preferiscono da 1,2-1,5 kg (e anche meno in certi casi, come ad esempio sul mercato svizzero). Ciò deriva da tutta una serie di fattori, come la riduzione delle dimensioni medie dei nuclei familiari e una minore capacità di spesa."

Tra le sfide per il futuro aziendale, Adriano individua quella della redditività: "Per fare un prodotto di qualità, i costi per chilo di frutto non sono inferiori a 0,40 centesimi di euro in pieno campo e 0,60 sotto serra. E' presto detto dunque che non si possa scendere al di sotto di questi livelli. La mia preoccupazione attuale è che il nostro lavoro - e soprattutto quello dei miei figli, in prospettiva - non venga remunerato. A causa della crisi economica, oggi il problema sono i pagamenti; ci sono imprese in crisi di liquidità che stanno chiudendo e alcune lasciano dietro di sé anche milioni di euro di debiti non onorati."

Contatti:
Az. agr. Pretto Adriano Francesco

Via Guidalina 19
Gavello di Mirandola (MO)
Tel. & fax: (+39) 0535 31307
Cell.: (+39) 335 6208124
Email: prettoadriano@virgilio.it
Data di pubblicazione: