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Il rinvenimento lascia aperti molti dubbi

Germania: veleno per topi in lattuga di provenienza italiana

Le autorità sanitarie dell'Assia, in Germania, hanno scoperto una partita di lattuga "Romana", proveniente dall'Italia, contenente veleno per topi.

Un portavoce della prefettura di Francoforte ha comunicato che delle 110 cassette di insalata arrivate dall'Italia, prodotta dall'azienda "Ortofrutticola La Trasparenza" di Angri (provincia di Salerno), 105 sono state distrutte, mentre una cassetta è stata venduta allo "Istanbul Markt" di Offenbach e le altre quattro sono probabilmente finite tramite vari dettaglianti nella borsa della spesa degli acquirenti tedeschi.

Lo stesso portavoce ha aggiunto che fino ad oggi non sono state registrate segnalazioni di disturbi o sintomi di avvelenamento da parte dei cittadini. Nelle insalate sequestrate e distrutte erano chiaramente visibili granelli blu del veleno per topi "Raticid". Il veleno era stato individuato da una società importatrice di Francoforte nel corso degli abituali controlli sanitari sulle partite di frutta e verdura ricevute. L'azienda aveva poi immediatamente provveduto a lanciare l'allarme alle autorità sanitarie dell'Assia. Le autorità hanno consigliato gli eventuali possessori di distruggere immediatamente le piante di insalata italiana contaminate dal veleno per topi.

Precisazioni del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute, in una nota, "conferma che una busta di veleno per topi 'non integra' è stata rinvenuta in una cassetta di legno aperta di lattuga romana, dunque non confezionata, su 110 cassette fornite ad un grossista tedesco da una ditta veneta. Il rinvenimento è avvenuto durante un autocontrollo effettuato dallo stesso grossista, il quale ha informato le autorità tedesche, fornendo la tracciabilità e attivando il richiamo del prodotto per la successiva distruzione".

"La notifica è avvenuta in data 7 marzo 2013, attraverso il sistema di allerta della Commissione UE. Il Ministero della Salute ha già allertato gli assessorati della Regione Lazio e della Regione Veneto per l'adozione di eventuali misure cautelari."

"Il Ministero della Salute non può escludere che la contaminazione possa essere avvenuta nel magazzino del grossista tedesco, atteso che per altro il riscontro è stato effettuato in autocontrollo e non in seguito ad un controllo ufficiale delle autorità tedesche. Pertanto il Ministero della Salute, a scopo cautelativo, ha avviato tutte le procedure previste e contestualmente ha chiesto alle Autorità tedesche di effettuare controlli anche sulla ditta tedesca".

L'azienda sotto accusa si difende
Il titolare dell'azienda "Ortofrutticola La Trasparenza", Antonio La Mura, dichiara: "Sono stupito, come fanno i tedeschi a lanciare simili accuse? E perché mi tirano in ballo? Infatti io non vendo direttamente la lattuga in Germania, lo faccio invece usando degli intermediari. Certamente non posso sapere dove loro tengano l'insalata. Di certo non ho mai utilizzato veleno per topi".

La Mura aggiunge: "E' il primo anno che vendo in Germania e mi viene da credere che adesso vogliono colpirmi per pura invidia. Ripeto, sono sconcertato: i tedeschi, tra l'altro, non hanno documenti di vendita diretta da parte mia. Comunque, farebbero meglio a rivolgersi all'intermediario".

La Mura, un 51enne che ha aperto la società "Ortofrutticola La Trasparenza" nel 2000, aggiunge: "Faccio questo mestiere da ben trentaquattro anni e fornisco i mercati di tutta Italia, cito Milano, Bologna, Torino e altre realtà. In Germania esporto tra i 200 e i 250 colli a volta e mai mi era accaduta una cosa simile; ripeto: io non c'entro".

Fonte: www.agi.it / www.repubblica.it
Data di pubblicazione:

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