Tra i soci fondatori dell'originario Consorzio per la Patata tipica di Bologna (ora Consorzio Patata italiana di Qualità), l’Ortofrutticola Parma opera nel rispetto delle certificazioni GlobalGap e IFS.
FreshPlaza ha intervistato il titolare dell'azienda, Mauro Parma, per un commento sull’andamento commerciale delle tre specie orticole.
Patate
"Produciamo circa 180-200.000 quintali di patate all'anno. La varietà Agata rappresenta il 60%, della nostra produzione; seguono Primura, Ambra, Vivaldi, Marabel, alcune varietà a buccia rossa come Cherie, e a pasta bianca. Oltre, ovviamente a "Selenella", la tipologia arricchita al selenio."
"Le produzioni sono inferiori all'annata scorsa, non tanto come superfici, quanto come rese per ettaro, che sono scese del 10-15% mediamente, a causa della stagione secca che - nell'areale bolognese e nella provincia di Ravenna - si è manifestata con assenza di piogge e temperature elevate già dai primi di giugno, sino alla fine di luglio. Rispetto ad altri areali produttivi, però, non siamo stati colpiti dalla Tignola (Phthorimaea operculella)."
Il titolare sottolinea come una qualità e un contenuto di sostanza secca soddisfacenti abbiano permesso un'alta qualità del prodotto conservato.
L'azienda propone le patate in confezioni vertbag da 1,5 - 2 e 2,5 chilogrammi, prodotto sfuso nelle cassette richiudibili CPR e sacchi da 5 kg. I sovraimballi, invece, riguardano i marchi DOP Bologna, Selenella, QC (Qualità Controllata Emilia-Romagna), ecc.
Cipolle
Mauro Parma illustra: "Produciamo circa 30.000 quintali di cipolle all'anno, coltivate in Emilia-Romagna secondo gli standard QC. Principalmente la cipolla bianca - varietà Ice Pearl, HoneyMoon e Cometa tra le precoci - e la dorata (Crochet); in minori quantità la rossa."
"Le cipolle -, continua Mauro - hanno raggiunto una buona qualità ma con pezzatura medio-scarsa; di conseguenza anche le rese sono state basse, malgrado un buon investimento iniziale e una buona nascita e sviluppo dei bulbi."
"Le cipolle, di tutti e tre i colori, vengono confezionate in vertbag da 750 grammi o retina da 1 kg. Inoltre, sono vendute sfuse, in cassette CPR. Come per le patate, anche qui c'è la possibilità di sovraimballi diversi a marchio nostro o del cliente."
Carote
"Tre i nostri principali areali produttivi: la provincia di Ferrara, il Fucino e la Sicilia da cui otteniamo 25-26.000 quintali all'anno, che commercializziamo per dodici mesi secondo il percorso QC. La varietà più rappresentativa è Dordogne, caratterizzata da una colorazione accentuata, forma cilindrica, qualitativamente eccellente per il consumo fresco. Abbiamo poi le carote Selenella, di cui siamo gli unici produttori e, insieme ad altre tre soci del Consorzio, commercianti", prosegue Mauro.
La produzione emiliano-romagnola copre sette mesi all'anno, vale a dire la campagna invernale, appena terminata, e quella primaverile.
"La qualità - spiega ancora Mauro - che si era mantenuta buona, ora inizia a mostrare un leggero scadimento, come è normale a fine stagione. Ora inizieremo con la stagione produttiva della Sicilia, dove la qualità è molto valida."
Le carote sono disponibili in sacchetti da 750 grammi o 1 kg, in vassoi da 500 grammi e sfuse in CPR. La carota Selenella è venduta in vassoi da 600 grammi. Anche le carote sono vendute a marchio QC e convenzionale.
"Il nostro principale canale di vendita è la Grande distribuzione organizzata nazionale. Serviamo diverse catene con cui programmiamo le superfici e le varietà secondo appositi capitolati. Riforniamo, inoltre, alcuni ortomercati e gruppi commerciali della distribuzione", chiarisce il titolare dell'Ortofrutticola Parma.
"Nel 2012 l'andamento dei prezzi alla produzione per le tre specie è stato abbastanza buono, con un incremento di circa il 15-20% rispetto alla campagna 2011 – commenta Mauro. – L'incremento del prezzo è stato indotto dalla scarsità di produzione estera, soprattutto per patate e cipolle, ma anche le nostre zone di produzione hanno risentito di un andamento stagionale difficile, caratterizzato da mancanza di piogge e temperature elevate per lungo tempo."
"I consumi, relativamente a questi prodotti, sono stabili o in leggera flessione. Per il 2013 prevediamo una diminuzione del 10-12% degli investimenti per patate e cipolle - sono dati non ancora definitivi per queste zone – mentre rimarranno stabili per le carote. Si può pertanto presumere che, all'inizio delle raccolte, il mercato sarà abbastanza vuoto di prodotto e quindi positivo", conclude Mauro Parma.
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