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A che punto e' la ricerca italiana per lo sviluppo di varieta' orticole innovative

Nel corso del forum "Agricoltura, Alimentazione e Salute" tenutosi lo scorso 21 febbraio 2013 a Bologna, è stata presentata la relazione "Strategie di genomica e breeding per lo sviluppo di varietà innovative nel settore ortivo" cui hanno partecipato numerosi ricercatori del Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura: Bruno Parisi (CRA-CIN Bologna), Agostino Falavigna e Giuseppe L. Rotino (CRA-ORT Montanaso Lombardo), Nazzareno Acciarri (CRA-ORA Monsampolo del Tronto), Giuseppe Nervo (CRA-PLF Casale Monferrato) e Paolo Ranalli (CRA-DTI Roma).

In primo luogo, sono state ricordate le principali problematiche nell’areale mediterraneo che il breeding del settore ortivo deve affrontare attualmente, e cioè l’impatto sulle performance produttive e qualitative determinato dal cambiamento climatico, il peggioramento della sostenibilità dei sistemi colturali e i parassiti a impatto economico devastante (es. tignola della patata, tuta del pomodoro, ecc.).

Quindi, sono state illustrate le recenti innovazioni nel breeding pubblico del settore ortivo per asparago, cavolfiore, fagiolo, melanzana, patata, peperone e pomodoro da mensa.

Asparago
Gli obiettivi del breeding riguardano un maggior adattamento al clima mediterraneo, la qualità del turione (tenuta all’apertura delle brattee, diametri elevati, superiori a 16 mm - ibridi M/M), resistenza alla ruggine (Puccinia asparagi) e precocità.



Negli areali del centro-nord Italia gli ibridi di asparago M/M coprono attualmente circa 2.000 ettari e consentono un incremento di resa di 2 ton/ha, con un impatto economico superiore ai 5 milioni di euro/anno. Nuove prospettive in termini di resistenza a malattie (ruggine, stemfiliosi) e caratteristiche organolettiche saranno offerte da nuovi materiali genetici già ottenuti e derivanti da ibridazione interspecifica con specie 4n spontanee (A. maritimus, A. acutifolius).

Cavolfiore
Il breeding è rivolto al corimbo - per una maggior compattezza, uniformità del colore e resistenza alle manipolazioni – e, sulla pianta, a una maggior rusticità e adattabilità ambientale.



Fagiolo
Il miglioramento genetico del fagiolo da sgrano riguarda il mercato fresco (tipologia borlotto) - dove si cercano baccelli lunghi con screziatura rosso intenso brillante, granella di grosse dimensioni - e l’industria (surgelazione) per cui sono invece importanti: elevata percentuale di sgrano, concentrazione di maturazione, idoneità alla raccolta meccanizzata, granella screziata di rosso su fondo bianco (tipologia borlotto), assenza di fessurazione del seme nella zona dell’ilo (tipologia cannellino).

Per quanto riguarda il fagiolino, il breeding è finalizzato all’ottenimento di baccelli di colore verde intenso brillante, calibro superiore ai 9-10 mm, uniformità calibro, assenza di filo (con riferimento al mercato fresco) e a rese elevate, concentrazione di maturazione e idoneità alla raccolta meccanizzata, resistenza alla sovramaturazione, elevata uniformità di calibro, elevate percentuali nei calibri 6,5-8 mm (riguardo l’industria dei surgelati).

Altri obiettivi riguardano resistenza a batteriosi (XAP, PSS, PSP), a virosi (BCMV, BYMV), ad antracnosi e ruggine, a nematodi galligeni, alle temperature elevate durante la fioritura, alla defogliazione fisiologica pre-raccolta e all’allettamento.

Il CRA-CIN ha rilasciato diverse nuove varietà: di tipologia borlotto nano da surgelazione (Ulisse, Levante, Ponente); di tipologia borlotto nano da mercato fresco (Ciclope, Radames, Grecale, Libeccio, Buran, Fiorino); di tipologia Romano type nano (Prometeo, Minosse, Telemaco); di tipologia Romano type rampicante resistenti a cascola fiorale (Kaimano, San Marco) e di tipologia cornetti verdi rampicante, resistente a nematodi galligeni (Arechi).



Melanzana
Il breeding si occupa innanzitutto delle bacche, dove è finalizzato a brillantezza del colore, uniformità della forma e del calibro, assenza di spinescenza, consistenza e basso imbrunimento della polpa dopo il taglio, tendenza alla partenocarpia (pochi semi ed allegagione a basse temperature), maturazione rallentata dei semi, resistenza alle manipolazioni.

Nella pianta, obiettivi del miglioramento sono rusticità, portamento (facilità di raccolta), elevata emissione di fiori, minor suscettibilità a patogeni tellurici (tracheomicosi, nematodi galligeni).

Sono state ottenute linee pure della tipologia lunga e ovale e diversi ibridi a frutto allungato sono in screening pre-commercializzazione.


Nuove linee ibride di tipologia violetta resistenti a FOM.

Patata
Per quanto riguarda il consumo fresco, i tuberi devono garantire elevata lavabilità, concentrazione dei calibri commerciali, durata della dormienza (per un minor uso di antigermoglianti), resistenza all'addolcimento da freddo e da invecchiamento fisiologico, fitonutrienti (carotenoidi, antociani), valore organolettico-sensoriale, resistenza a fisiopatie non parassitarie (IBS).
Rusticità, resistenza a stress abiotici (siccità, temperature estive) e biotici (nematodi cisticoli, alternariosi) sono invece i caratteri ricercati per la pianta.

Per quanto attiene l’industria, il breeding sui tuberi è finalizzato ad ottenere: peso specifico maggiore di 1,085, assenza di imbrunimento enzimatico dopo il taglio, bassi zuccheri riduttori, resistenza addolcimento da freddo, resistenza a fisiopatie non parassitarie (IBS, blackspot).

Il miglioramento della pianta è volto a potenziare rusticità, resistenza a stress abiotici (siccità, temperature estive) e biotici (nematodi cisticoli, peronospora, alternariosi), NUE.


Recenti innovazioni di patata: tuberi con elevato accumulo di antociani.

Peperone
Il miglioramento genetico del peperone mira all'ottenimento di bacche omogenee per forma e dimensioni, larghezza della spalla, intensità colore, spessore pericarpo, tenuta alla sovramaturazione e alle manipolazioni.

Al contempo, nella pianta si cerca di migliorare rusticità e portamento (facilità di raccolta), a ridurre la suscettibilità a patogeni tellurici (cancrena pedale, nematodi galligeni), malattie virali (TSWV, CMV, ToMV, TMV, PVY, PMMV) e fungine (oidio).

Per quanto riguarda i risultati del breeding, in serra si fa ricorso esclusivamente a costituzioni ibride (ibridi F1), molto produttive per l’elevato vigore eterotico delle piante e per la recente introgressione, in nuove costituzioni ora sul mercato, della resistenza intermedia a TSWV. Inoltre, relativamente ai portinnesti, sono presenti sul mercato nuovi genotipi cumulanti resistenza/tolleranza a cancrena pedale (Phytophtora capsici) e nematodi galligeni (Meloidogyne ssp.)

Pomodoro da mensa
Il miglioramento genetico studia, sulle bacche, uniformità della forma e delle dimensioni, intensità colore, resistenza alle spaccature, elevata sapidità, fitonutrienti (high pigments), elevata SL (shelf-life), scarsa perdita di succhi placentari dopo il taglio. Nella pianta, invece, si mira a incrementare rusticità, resistenza multipla a patogeni tellurici, malattie virali (TSWV, CMV, ToMV, TYLCV) e fungine (cladosporiosi, oidio).


Recenti innovazioni di pomodoro da mensa: Sun Black®.

Altri obiettivi sono resistenza a patogeni e parassiti e miglioramento del contenuto in fitonutrienti (high pigments, polifenoli, vitamine, minerali). Una particolarità evidenziata è che il mercato indica l’innovazione varietale come punto di forza per fidelizzare il consumatore.

Paradossalmente - hanno concluso i ricercatori del Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura - nell’epoca del sequenziamento dei genomi (patata, pomodoro), della MAS, della genotipizzazione ad alta processivià, ecc., mentre le maggiori conoscenze sui geni possono indirizzare meglio il lavoro di miglioramento genetico e renderlo più spedito, in Italia sempre meno ricercatori sono impegnati a selezionare nuovi genotipi perché più sollecitati da interessi scientifici sui temi di frontiera, ignorando quasi totalmente la ricerca applicata della costituzione varietale.

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