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Nuova Zelanda: sospensione temporanea per l'uso del prodotto Yeti nel trattamento della batteriosi del kiwi

Il ministero neozelandese dell'agricoltura ha posto un freno all'impiego del prodotto italiano Yeti F che alcuni coltivatori locali stavano sperimentando per il contrasto alla batteriosi dell'actinidia, provocata dal batterio Psa (vedi precedente notizia su FreshPlaza del 04/01/2013).

Yeti F era stato importato in Nuova Zelanda come fertilizzante, ma alcuni produttori di kiwi della Bay of Plenty avevano cominciato ad utilizzarlo iniettandolo direttamente nei ceppi di actinidia colpiti da batteriosi.

Un coltivatore della zona, Rob Thode, ha dichiarato che tale procedura avrebbe fatto una spettacolare differenza nella sanità del suo vigneto, con la crescita di nuovi germogli apparentemente sani dai tronconi di kiwi trattati con il fertilizzante.

Tuttavia, il ministero neozelandese ha imposto uno stop a questa pratica.

All'azienda che stava importando il prodotto, la Perazim Technology, è stato notificato che sarà necessario attendere fino a quando al prodotto verrà data un'approvazione preliminare da parte dei ricercatori impegnati sul fronte dei metodi di contrasto alla batteriosi. L'autorizzazione all'importazione di Yeti F riguardava infatti l'uso del prodotto solo come fertilizzante; ogni suo diverso impiego viola le norme fitosanitarie e veterinarie vigenti.

Il ministero neozelandese ha comunque acconsentito alla prosecuzione di uno solo dei test in corso, essendo circoscritto ad un vigneto sotto serra. I risultati di tale sperimentazione sono previsti per il mese prossimo.
Data di pubblicazione:

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