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Il suicidio di Bruno Di Lenardo: rileggiamo una sua lettera del 2011 al Corriere della Sera

Come già reso noto nella newsletter straordinaria di FreshPlaza dello scorso 24 dicembre, è stato trovato senza vita, in data 23 dicembre 2012, Bruno Di Lenardo, 52enne imprenditore padovano la cui azienda era stata coinvolta in un devastante incendio accidentale la notte del 22 dicembre.


(Foto: Il Mattino di Padova)

L'imprenditore, titolare dell'omonima impresa Di Lenardo SpA che commercializza ortofrutta e generi alimentari era apparso sconvolto dopo che le fiamme avevano seriamente danneggiato il suo capannone in via Sesta Strada a Padova. Per tale ragione si sarebbe suicidato.

Già nel 2011, l'imprenditore aveva pubblicamente palesato la sua preoccupazione nel gestire l'attività in un contesto difficile, scrivendo ad un importante quotidiano nazionale.

Bruno Di Lenardo rivelava un senso di abbandono e la necessità di operare dei cambiamenti tanto nel modo di fare impresa quanto nei rapporti interpersonali, ponendo al primo posto il rispetto delle regole.

Nel frattempo, denunciava il venir meno di quella voglia di lottare e della fiducia nel futuro, che aveva invece caratterizzato le generazioni precedenti. Una disillusione che gli eventi recenti hanno reso tragicamente fatale.

Clicca qui per leggere il testo integrale della lettera che l'imprenditore Bruno Di Lenardo aveva inviato al Corriere della Sera nel 2011 e che era stata pubblicata il 4 agosto del 2011.

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