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Quinta giornata Club Training 2012 di Check Fruit - NSF-CMi Italy: conformita' degli imballaggi a contatto con gli alimenti

La quinta ed ultima giornata del programma Club Training 2012 di Check Fruit NSF-CMi Italy ha concluso il ciclo di seminari di approfondimento articolandosi in quattro interventi che, alla luce di diverse prospettive, hanno discusso i criteri di conformità dei materiali a contatto con gli alimenti. Il seminario tecnico si è tenuto il 14 novembre scorso a Bologna.

La giornata è stata aperta dall'intervento dell'avvocato Cristina La Corte, che ha illustrato gli elementi salienti della legislazione relativa ai materiali a contatto con gli alimenti. La disamina è partita dal Regolamento 1935/2004, che stabilisce disposizioni per i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari. Partendo dalla definizione del campo di applicazione del Reg. 1935 e sottolineando l'obbligo di rispondenza dei materiali da imballaggio ai requisiti del Reg. CE 2023/2006 relativo alle buone pratiche di fabbricazione, l'avvocato La Corte ha concentrato l'attenzione sull'autorizzazione (rilasciata dal Regolamento 1935/2004) all'immissione sul mercato di due particolari tipologie di imballaggi ("materiali ed oggetti attivi e intelligenti"), definendone le caratteristiche, le norme applicabili (come il Reg. CE 450/2009, dedicato espressamente a materiali ed oggetti attivi e intelligenti), e le regole in materia di etichettatura.

A completamento della disamina sul Regolamento 1935, l'avvocato si è soffermata sulle disposizioni relative alla dichiarazione di conformità e alla rintracciabilità dei materiali a contatto. L'intervento è stato completato dall'analisi dei requisiti dei Regolamenti UE 10/2011 e CE 282/2008 (riguardanti rispettivamente materiali ed oggetti di materia plastica e di plastica riciclata, destinati a venire a contatto con gli alimenti), seguita dalla presentazione di alcune norme cardine della legislazione nazionale, tra cui si ricordano il D.M. 21/03/73 (Disciplina igienica sui materiali a contatto) e le relative modifiche, e le disposizioni sanzionatorie.

La discussione sul tema dei materiali a contatto è proseguita attraverso l'intervento del dott. Seu, responsabile Qualità nell'azienda di produzione di imballaggi Nespak di Massa Lombarda, presente sul mercato dal 1955.

Dopo una breve presentazione del gruppo Guillin Emballage (proprietario di Nespak), dell'azienda e dei prodotti di punta, il dott. Seu ha mostrato come Nespak sia in grado di coniugare i concetti di sostenibilità, convenienza e sicurezza, presentando esempi di innovazione tecnologica sui materiali, di riduzione della grammatura degli involucri e di ricorso al riciclo delle plastiche (anche attraverso progetti realizzati in collaborazione con i distributori), che hanno consentito di ridurre gli impatti ambientali dei loro imballaggi, nel rispetto dei requisiti di sicurezza imposti dalla legislazione europea e nazionale.

Nella parte conclusiva del suo intervento, il dott. Seu ha descritto in dettaglio le attività di misurazione e verifica propedeutiche all'emissione della dichiarazione di conformità per gli imballaggi Nespak, il contenuto dei documenti di supporto e la gestione della rintracciabilità all'interno dell'azienda.

Il terzo contributo della giornata è stato presentato dal dott. Terzoni e dalla dott.ssa Raffaini, che hanno portato all'attenzione della platea l'esperienza di Coopbox Group, azienda leader nella produzione di imballaggi per prodotti alimentari (prevalentemente carnei, ittici e ortofrutticoli), con sede a Reggio Emilia.

Il dott. Terzoni ha sinteticamente illustrato le caratteristiche dell'azienda, descrivendone le dimensioni sul mercato ed evidenziandone lo spiccato orientamento all'innovazione tecnologica, alla ricerca e sviluppo e alla sostenibilità, perseguita attraverso politiche di riduzione del peso degli imballaggi, impiego di energia da fonti rinnovabili e utilizzo di biopolimeri per la creazione di nuovi prodotti.

La dichiarazione di idoneità degli imballaggi e le procedure di rintracciabilità di Coopbox sono state descritte dalla dott.ssa Raffaini, responsabile Qualità, che ha esposto alla platea le criticità associate ai processi, spesso dipendenti dalle esigenze degli attori della filiera. La dott.ssa Raffaini ha concluso sottolineando il progressivo orientamento di Coopbox verso il recepimento, in parallelo, dei requisiti degli standard BRC/IOP e UNI EN 15593:2008 (gestione dell'igiene nella produzione di imballaggi destinati ai prodotti alimentari).

La giornata di approfondimento è stata chiusa dall'intervento del dott. Mora e della dott.ssa Cugini, che hanno presentato le attività della società PTM consulting, nata nel 2002. PTM, con sede a Sant'Ilario d'Enza, opera nell'ambito Life Science e Food Packaging, ed offre consulenza specializzata per l'ottimizzazione dei processi ed il miglioramento dei prodotti, attraverso l'aggiornamento normativo, la gestione del rischio, l'uso di strumenti statistici e l'industrializzazione dei processi.

In particolare, gli interventi del dott. Mora e della dott.ssa Cugini hanno illustrato l'approccio PTM ai processi decisionali per la definizione delle priorità di compliance (chimica, normativa, fisica/di processo) dei materiali destinati al contatto con gli alimenti (Food Contact Materials – FCM). Nel suo primo intervento, la dottoressa Cugini ha descritto gli step per il conseguimento della compliance chimica dei FCM, focalizzando l'attenzione sulla contaminazione alimentare derivante dal fenomeno della migrazione da imballaggio, e descrivendo l'approccio risk based adottato da PTM per la costruzione di criteri decisionali oggettivi, efficaci, efficienti e flessibili necessari all'identificazione delle analisi critiche da effettuare per garantire la compliance chimica dei FCM.

Successivamente, è stato illustrato in dettaglio l'impianto normativo di riferimento per la corretta redazione delle dichiarazioni di conformità, in relazione alle diverse tipologie di FCM, per il conseguimento della compliance normativa, e le principali problematiche riscontrate nelle aziende.

La chiusura è stata affidata al dott. Mora, che ha introdotto i concetti di conformità fisica e di processo dei FCM impiegati nel processo produttivo, ed ha concluso invitando a considerare i materiali a contatto in una prospettiva non più accessoria, bensì integrata e complementare alla definizione di prodotto finito.

Il programma dei seminari e corsi 2013 sarà disponibile sul sito www.checkfruit.it dal 15 dicembre 2012.

Per informazioni relative al convegno:
Area Formazione Check Fruit – NSF CMi italy srl
Email: p.lombardi@cmi-italy.it
Email: n.disanti@cmi-italy.it

Per informazioni relative alle certificazioni BRC, IFS, GlobalGAP, LEAF, QS, IGP/DOP, ISO 9001, ISO 22000, ISO 22005 e Prodotto:

Check Fruit - CMi Italy srl
Web: www.checkfruit.it
Web: www.nsf-cmi.com
Twitter: twitter.com/checkfruit

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Data di pubblicazione: