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Troppa plastica nei reparti ortofrutta: fino a 1 milione e mezzo di sacchetti l'anno

Nonostante l'introduzione degli shopper biodegradabili, dai supermercati ancora oggi si rischia di uscire carichi di sacchetti di plastica: quelli che vengono utilizzati per pesare e contenere i prodotti del reparto self-service dell'ortofrutta. Un piccolo supermercato può arrivare a distribuirne in un anno circa 220.000 pezzi, uno medio-grande può arrivare ad un consumo tra i 310-500 mila pezzi e un ipermercato con superficie oltre ai 4500 mq può arrivare a distribuirne 1 milione e mezzo di pezzi l'anno.

A fornire i numeri all'Adnkronos è Porta la Sporta, il progetto promosso dai Comuni Virtuosi che chiede alla grande distribuzione di adottare i retini riutilizzabili o, comunque, una soluzione alternativa alla plastica (vedi notizia FreshPlaza del 5/11/2012).

Per farlo, però, bisogna superare un problema culturale, "che è quello del consumatore, non ancora abituato a riportarsi dietro il contenitore", spiega Silvia Ricci di Porta la Sporta. Ma soprattutto bisogna superare i conflitti interni al punto vendita, "quelli che sorgono tra i responsabili della sostenibilità, più propensi ad innovare, e i responsabili delle vendite che vedono ogni cambiamento come un possibile freno alle vendite. A loro cerco di spiegare sempre che non si tratta di eliminare del tutto il monouso, ma di affiancargli la soluzione riutilizzabile".

C'è poi il problema della tara, visto che il peso del retino e del sacchetto di plastica usa e getta sono diversi, "quindi bisognerebbe o predisporre due percorsi diversi per pesare frutta e verdura, a seconda del contenitore utilizzato, o prevedere un sistema direttamente alle casse". L'adesione all'iniziativa da parte della GDO potrebbe rappresentare un passo deciso nella direzione della sostenibilità e, allo stesso tempo, ridurre la spesa destinata all'acquisto delle bustine usa e getta.
Data di pubblicazione: