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Italia: danni ingenti all'agricoltura dal maltempo, Cia chiede stato calamita'

Il maltempo mette in ginocchio anche l'agricoltura. In tutto il Centro-Nord, in particolare in Toscana, Liguria, Lazio, Umbria, Veneto, Lombardia, Trentino e Emilia Romagna, i danni, sono ingenti, per decine di milioni di euro: è quanto sostiene la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, che chiede l'immediata dichiarazione dello stato di calamità per le zone colpite. "Coltivazioni e strutture devastate dalle acque. Aziende isolate, smottamenti, frane, allagamenti e pesanti disagi".

"L'incuria, la mancata prevenzione, l'insufficiente manutenzione del territorio, il degrado, la cementificazione e l'abusivismo - sottolinea la Cia - costano al nostro Paese ogni anno morti e oltre 4 miliardi di euro. Per questo motivo è indispensabile che la nuova legge sulla difesa del suolo venga approvata al più presto, prima della fine della legislatura".

Difficile, al momento, quantificare i danni subiti. Le frane - avverte la Cia - hanno danneggiato gravemente vigneti, frutteti e oliveti. Le piogge torrenziali e gli straripamenti di fiumi e canali hanno allagato migliaia di ettari di terreni agricoli. Invase dalle acque molte aziende e le loro strutture, fabbricati rurali e macchinari. Problemi seri ci sono anche per le serre.

"Un quadro estremamente allarmante che ripropone in maniera ferma l'esigenza di una valida opera di prevenzione. Da anni sosteniamo - conclude la Cia - che serve una nuova legge per la ristrutturazione del territorio. C'è l'esigenza di più agricoltura e di accrescere la sua funzione. D'altra parte, proprio il settore primario a causa dell'incuria e della cementificazione ha subito pesanti contraccolpi. Il territorio è, quindi, da preservare e da consegnare alle generazioni future senza comprometterlo".
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