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"Croazia: la pioggia "risveglia" gli asparagi selvatici e la raccolta riparte"

Le abbondanti piogge dei giorni scorsi e le temperature alquanto elevate hanno "risvegliato" una pianta tipicamente primaverile ma non rara nel mese di settembre: l'asparago selvatico. I raccoglitori di "sparisi" o "sparughe" (per dirla nei dialetti istriano e fiumano) possono pertanto beneficiare di una o due settimane aggiuntive dopo i mesi di marzo, aprile e maggio, abbinando magari questa attività alla raccolta di funghi. Quest'ultimi stanno vivendo il culmine della loro stagione, con migliaia di persone che si addentrano nelle regioni interne di Istria e Quarnero (Croazia) per portare a casa questo delizioso prodotto.

Gli asparagi hanno però sorpreso la popolazione nord-adriatica perché apparsi in modo molto più abbondante rispetto a quanto registrato a cavallo tra estate ed autunno negli anni passati. I primi esemplari sono sbucati una quindicina di giorni fa, per la gioia di coloro che amano vederli sulle proprie tavole, ad insaporire una frittata, a macchiare di verde i risotti oppure in altri modi. Senza dimenticare il brodo di asparagi, una vera delizia. L’asparagus acutifolius è apparso in modo più massiccio giorni fa, segnalato sia lungo la fascia costiera, sia sui rilievi istroquarnerini.

Secondo gli esperti, la consistente comparsa è il risultato della situazione caotica in cui si trova la natura, fenomeno causato dalle attività umane. Recentemente sul Monte Maggiore è fiorito il brugo o erica selvatica, il che viene ritenuto un evento insolito per la stagione in corso e per essersi verificato a quota abbastanza alta.

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