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"Nella buccia ci sono nanostrutture che "giocano" con la luce"

Il segreto dei frutti tropicali iridescenti

Assomigliano a piccole biglie blu metallizzate, i curiosi frutti iridescenti prodotti da una pianta tropicale che cresce in Africa. Il segreto della loro colorazione sta nei giochi di luce creati da microscopiche nanostrutture di cellulosa presenti nelle cellule più superficiali della buccia, che la rendono così cangiante e tra i materiali biologici più intensamente colorati presenti in natura. Lo dimostra uno studio dell'Università di Cambridge, pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas.


Un grappolo di frutti di Pollia condensata (fonte: Vignolini et al. Pnas)

Guidati dalla fiorentina Silvia Vignolini, i ricercatori hanno esaminato le caratteristiche anatomiche e ottiche di questi particolari frutti prodotti dalla pianta Pollia condensata, che cresce in diverse regioni dell'Africa come Etiopia, Angola e Mozambico. Dalle analisi è emerso che la colorazione non è data dalla presenza di pigmenti blu al loro interno. Tutto dipende invece dai riflessi generati da piccoli filamenti di cellulosa organizzati a formare strati di eliche all'interno delle pareti delle cellule della buccia. La distanza tra gli strati varia leggermente da cellula a cellula, e questo fa sì che ogni punto della buccia rifletta un colore diverso, conferendo una estrema luminosità e un aspetto "pixelato".
 
Secondo i ricercatori il colore blu iridescente della buccia serve ad attrarre gli animali che possono aiutare la dispersione dei semi, sia quelli che vogliono usare queste "preziose" biglie per decorare il nido o la tana, sia quelli che pensano di inghiottire dei frutti succulenti, scoprendo poi che si tratta di frutti secchi, che contengono appena 18 semi ciascuno.
Data di pubblicazione:

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