Mele della Valtellina: chiusa la raccolta delle Gala, produzioni in calo del 30%
"A Ponte - dice Dario Poletti, direttore generale di una delle principali cooperative di produttori - ci aspettavamo oltre 7.000 quintali di prodotto, ma ne abbiamo raccolto in tutto solo 4.700. Di questi, mille hanno caratteristiche adatte alla vendita al dettaglio. Il resto, segnato dalle grandinate di luglio, in parte sarà eliminato e in parte andrà alle lavorazioni industriali per la produzione di succhi e concentrati".
Situazione analoga anche a Villa di Tirano e Tovo di Sant’Agata (in provincia di Sondrio), dove sono stati raccolti rispettivamente 4.500 quintali e 3.500 quintali contro i 5.000 e i 6.000 quintali attesi. Si attende però ancora la raccolta degli ultimi impianti nei prossimi giorni.
Nell’alta Valtellina il freddo primaverile ha influito sullo sviluppo dei meleti. "In alcuni – spiega Pietro Panizza, produttore di Cologna, frazione di Tirano e vice presidente di Coldiretti Sondrio – ci sono frutti più piccoli o segnati dalla 'cinghiatura a freddo', una striscia marrone provocata dalle basse temperature che cinge la mela nella parte mediana, rendendola adatta solo per l’industria ma non per la vendita al dettaglio".
A metà settembre comincerà la raccolta della varietà Golden, a cui seguiranno le Stark. La Valtellina è il maggior produttore di mele della Lombardia con circa 400.000 quintali all’anno, coltivati su 1.100 ettari.
Dal 2010, le mele di questa valle possono fregiarsi del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).