Proprio per queste sue caratteristiche organolettiche unite alle notevoli doti produttive, molte aziende hanno scelto di coltivare Hathor F1, raccogliendo i meritati risultati in termini di vendibilità del prodotto in un mercato sempre più competitivo; nonché in termini di prezzo, riuscendo a spuntare ritorni interessanti.
Tra le tante aziende che hanno scelto di coltivare Hathor F1, c'è anche l'azienda Contrade Srl di Acate (provincia di Ragusa) che, proprio con Hathor F1 è riuscita ad ottenere uno standard qualitativo e produttivo di tutto rispetto. L'azienda ha scelto di coltivare Hathor F1 proprio per la qualità che lo contraddistingue in quanto, occupandosi in prima persona della commercializzazione dei propri prodotti, ha riscontrato un interesse sempre crescente nei confronti di questo pomodoro cherry da parte delle piattaforme che essa stessa fornisce.
Come riferisce l'addetto alla commercializzazione della Contrade: "La nostra azienda nasce con l'obiettivo di far conoscere in tutto il territorio italiano ed europeo i sapori tipici mediterranei legati ai litorali su cui noi stessi coltiviamo; quindi, come obiettivo primario abbiamo quello di offrire un prodotto che porti come caratteristiche intrinseche il sapore e il gusto tipico del pomodoro siciliano. Questo deve avere un'eleganza eccellente per sfruttare qualsiasi tipo di packaging, che noi stessi proponiamo alle catene di distribuzione; inoltre, deve conservarsi a lungo per resistere ai lunghi viaggi verso i paesi europei più lontani, che sono molto esigenti. Tutte queste caratteristiche le abbiamo riscontrate in Hathor F1".
"La nostra azienda, gestendo direttamente la commercializzazione si pone anche a supporto di piccole aziende agricole per promuovere e valorizzare la qualità dei prodotti agricoli. Molte aziende che ruotano attorno alla nostra attività seguono i nostri canoni produttivi, quindi anche loro sono assoggettate agli standard qualitativi per soddisfare le richieste dei mercati".
"Dal lato tecnico-produttivo - riferisce il tecnico - gestire Hathor F1 è stato molto semplice, in quanto gli internodi sono molto regolari, l'accrescimento della pianta non è molto veloce; per l'impollinazione, l'utilizzo degli insetti pronubi è eccellente consentendo di ridurre gli interventi con i fitoregolatori. Altro vantaggio riscontrato è la tolleranza al TYLCV, il virus dell'accartocciamento giallo del pomodoro, che ci ha permesso di ottenere un ottimo risultato evitando perdite e morie di piante. Oltre a questa, anche la forte tolleranza ai nematodi ci ha consentito di limitare i danni arrecati da questi patogeni terricoli".
"In seguito a questa nostra esperienza con Hathor F1, siamo sicuri che continueremo a lavorare con questa varietà e la consiglieremo alle aziende che vorranno collaborare al nostro fianco, in modo da poter garantire un alto livello qualitativo al consumatore finale", concludono dalla Contrade.
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