Mollaro (TN): mele in grotta, risparmio di energia

Se l'accordo fra Tassullo spa e Melinda sarà firmato, come è probabile, ad inizio agosto, le chiavi delle prime celle ipogee saranno consegnate al consorzio noneso già nel 2014. Un paio d'anni di attesa dunque, e le grotte di dolomia potrebbero accogliere un quantitativo di mele pari ad 800 vagoni, che corrisponde alla capacità di uno dei sei moduli che saranno realizzati a Mollaro (provincia di Trento) 250 metri sotto terra. Le grotte già esistono e sono scavate da Tassullo Spa.

Il progetto, certamente ambizioso, prevede di stoccare un totale di 4.800 vagoni di frutta in 72 celle frigorifere su una superficie di 4 ettari e una possibilità di espansione fino ad 80 ettari. Il costo, secondo le previsioni, sarebbe inferiore alla realizzazione di nuove strutture per la conservazione in superficie. Tutto dipende comunque dai risultati dei test qualitativi che saranno effettuati sui dodici vagoni di Golden inseriti in una cella sperimentale da metà aprile. I dati saranno messi a confronto con una quantità di mele della stessa "partita" proveniente dalla cooperativa frutticola Cocea di Taio.

La soluzione ridurrebbe praticamente a zero il consumo di territorio, con conseguente vantaggio paesaggistico. I magazzini tradizionali necessitano invece di 0,45 metri quadri di spazio per ogni tonnellata di prodotto conservato e 0,22 metri quadri per tonnellata per quanto il deposito dei cassoni vuoti.