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Ampio successo di critica e pubblico al convegno tenutosi lo scorso 7 giugno

Marigliano (NA): la patata viola riscatto di un territorio

Nella vetusta cornice del Castello di Marigliano (provincia di Napoli) ha avuto luogo il convegno sulla sperimentazione di una nuova varietà di patata viola. A moderare l'incontro, il presidente dell'agenzia Italia America dott. Carmine America. Ad aprire i lavori la padrona di casa, suor Brigida Fornaro, che si è detta molto entusiasta del lavoro sperimentale adottato, nei campi del palazzo, dagli addetti ai lavori per la coltivazione della patata viola. A seguire il saluto agli intervenuti dell’assessore alle Politiche Sociali Vincenzo Caprio, che ha portato i saluti del sindaco di Marigliano Ing. Antonio Sodano e evidenziato l’importanza di quanto si sta facendo in territorio mariglianese.



Interessante l’intervento del dott. Angelo D’Ambra che ha tracciato un breve profilo storico del castello ducale e della coltivazione della patata in tutto il territorio dell’agro nolano sin dal XVIII secolo. Poi il dott. Mazzei, agronomo dell’HZPC, azienda leader per la patata da semina, e l’agronomo Luigi Conelli hanno toccato gli aspetti più tecnici della coltivazione e del benessere nutracetico che le patate viola possono apportare alla dieta di qualsiasi individuo. Per chiarire ancor meglio i concetti del convegno, i due agronomi hanno proposto anche la visione di un documentario informativo in merito, che partiva dalla raccolta per giungere all’analisi in laboratorio del prodotto. Era presente anche Roberto Ravier, rappresentante per l’Italia di HZPC che assieme ai tecnici olandesi hanno presentato le applicazioni e l’utilizzo quotidiano della neo varietà di patata, presentando anche gli sviluppi della produzione futura.

Poi gli interventi sugli sviluppi della produzione da parte del produttore pataticolo Covone e del presidente dell’associazione Ambiente Azzurro Onlus prof. Quartucci. A concludere gli interventi di Angelo ed Arcangelo Fornaro, titolari del pastificio Le Gemme del Vesuvio, e di Armando Sposito, chef del ristorante Michelin Taverna Estia di Brusciano, che hanno dimostrato come, partendo da un prodotto di eccellenza del territorio, si possa arrivare ad una commercializzazione di massa, nel caso del pastificio con la creazione di una pasta fatta con la patata viola da esportare in tutto il mondo, e nel caso dello chef con l’elaborazione in cucina di un prodotto fresco di prima qualità.

"Si tratta di una scommessa che abbiamo fatto con noi stessi e con il territorio", affermano Angelo Fornaro ed Armando Sposito. "Vogliamo essere da esempio e dimostrare che, investendo in maniera intelligente sul territorio, si può essere al passo con i tempi e pionieri nell’esportazione di un prodotto di eccellenza interamente fatto nei nostri territori". Alla fine della serata, nel piazzale del castello, lo chef Sposito ha proposto una ricca degustazione di piatti a base di patata viola, dalla classica pasta e patate ad un elegante e prelibato sformato per arrivare ad una gustosa patata semplicemente lessata e ripiena.
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