Ruggine dell'Aglio: una fitopatologia in espansione in Sicilia
La Ruggine dell’aglio è una fitopatologia comunemente presente nelle coltivazione di aglio. Generalmente non rappresenta un serio problema, ma negli ultimi anni in diverse provincie della Sicilia si è osservata una forte recrudescenza della malattia.
Le ragioni vanno principalmente ricercate nell’andamento climatico delle primavere degli ultimi anni. Piogge frequenti e temperature relativamente elevate concorrono a creare condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo sviluppo della Ruggine dall’aglio.
La presente nota di Carmelo Di Stefano (foto a lato) intende fornire alcune indicazioni di carattere tecnico su questa avversità emergente.
Descrizione del fungo parassita
Il fungo è un Basidiomicete e colpisce l’aglio (Puccinia Allii) e il porro (Puccinia porri), più raramente la cipolla, determinando la comparsa di pustole allungate nel senso delle nervature, lunghe fino a 4-5 mm e con un alone decolorato, che si fessurano longitudinalmente per lasciare fuoriuscire una polvere rugginosa di colore brunastro, costituita da una miriade di spore. Le foglie colpite ingialliscono e, nei casi più gravi, disseccano. Sulle piante portaseme la malattia si manifesta anche sullo scapo fiorale con conseguenti effetti negativi sullo sviluppo dei semi e sulla loro energia germinativa.
Le due ruggini determinano la comparsa di un quadro sintomatologico simile, differenziandosi tre di loro per la lunghezza delle teleudospore (39 µ per Puccinia porri e 50 µ per P. alli). Esse si conservano durante i mesi invernali con teleudospore.
In primavera, in coincidenza di periodi umidi e piovosi, germinano e originano un basidio, le cui basidiospore o sporidi si diffondono nell’ambiente. Trasportate dal vento e giunte a contatto con le parti vegetative suscettibili germinano ed originano un micelio sottoepidermico che porta alla comparsa di pustole erompenti (sori) che lasciano fuoriuscire una miriade di spore (uredospore) che, diffondendosi originano infezioni secondarie.
Sul finire della stagione si formano pustole che producono una massa di spore bruno-nerastre (teleudospore) che si conservano durante i mesi invernali. Le infezioni di ruggine si manifestano soprattutto all’inizio dell’estate, su piante già sviluppate e con bulbi in avanzato stadio di maturazione, assumendo carattere epidemico in presenza di elevati livelli di umidità relativa.
Prove sperimentali su Puccinia Allii effettuate dall’azienda Sicil Garlic di Carmelo Di Stefano
"Quest’anno, nel mese di febbraio-marzo ho messo alla prova l’efficacia di tre differenti molecole appartenenti al gruppo chimico delle strobilurine", racconta Carmelo Di Stefano a FreshPlaza.
L’Azoxystrobin è risultato il più efficace!
Esso si deposita in parte sulla vegetazione trattata ed in parte viene assorbito ridistribuendosi in modo uniforme all’interno delle foglie. La distribuzione avviene per assorbimento translaminare e successivo movimento nello xilema. Agisce bloccando la catena respiratoria e quindi inibendo la produzione di ATP, la fonte di energia per le cellule fungine.
Azoxystrobin agisce bloccando la produzione di energia nella catena respiratoria a livello mitocondriale.
Nome comune: Azoxystrobin (AZ)
Gruppo chimico: Strobilurine
FRAC-gruppo: Metossi-acrilati
FRAC-sito target: Complesso III della catena respiratoria
FRAC-classificazione: Quinone outside inhibitor (QoI)
Consiglio tecnico
Intervenire (tra gennaio-febbraio) alla prima comparsa dei sintomi della patologia con prodotti a base di Azoxystrobin (AZ), aggiungendo sempre il bagnante (preferibilmente un organo-siliconici). Il volume d’acqua da utilizzare deve essere compreso tra i 400 - 500 lt/ha, in modo tale da avere una distribuzione uniforme del prodotto. La pressione di esercizio consigliata e di 3 atm, con ugelli antideriva (11003 - di colore BLU) con una velocità media della trattrice di 4 Km.
Per maggiori info:
Carmelo Di Stefano
SICIL GARLIC di Carmelo Di Stefano
Via Cinquegrana, 64
95040 Castel di Iudica (CT)
Cell.: (+39) 335 72 23 289
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