Preparare la pelle all'abbronzatura con la frutta arancione
Questi sono i consigli di un grande medico, il professor Antonino di Pietro, dermatologo di fama internazionale, presidente fondatore dell’Isplad, la Società di dermatologia plastica e oncologia, e autore dei libri "Per la tua pelle" e "Botulin free", pubblicati da Sperling & Kupfer.
La frutta di questo periodo, spiega il professore, in particolare quella di colore arancione, è ricca di una sostanza chiamata betacarotene, in grado di riparare la pelle dagli effetti nocivi del sole. Mangiare frutta arancione significa quindi incrementare i livelli di betacarotene nel corpo sicché, quando ci esporremo al sole, avremo un minor rischio di scottarci e la nostra abbronzatura sarà uniforme e senza macchie. L’abbronzatura parte dunque dalla tavola, dove è consigliabile abbondare con insalate a base di carote, pomodori e cetrioli.
Questi cibi, oltre a contenere alte dosi di betacarotene, sono ricchi di vitamine A, E e C, che hanno un effetto antiossidante, cioè riparano la pelle dall’invecchiamento e dalla disidratazione che il sole può causare. Ideale sarebbe consumare anche tonno e sardine perché contengono selenio, un minerale che aiuta a contrastare la comparsa di rughe.
Fra i tanti consigli, anche quello di iniziare subito ad esporsi al sole: questo aiuta a stimolare la produzione di melanina, una sostanza in grado di proteggerci dagli effetti negativi dei raggi UV. Iniziare adesso significa accumulare la giusta quantità di melanina e arrivare alle giornate di vacanza e di pieno sole con uno scudo naturale più efficace.
Cominciamo ad esporci al sole un quarto d’ora al giorno, evitando le ore centrali della giornata - dalle dodici alle quindici - perché gli effetti del sole in queste ore sono i più nocivi. Per chi non ha tempo di mettersi al sole in tutto relax, sarà sufficiente camminare al sole intanto che si va a lavorare, fare la spesa o accompagnare i figli a scuola. Ottima anche la pausa pranzo per stare all’aria aperta e prendere il sole.