A Bologna la frutta si conosce mangiandola
Si comincia con la fragola: assaggi di diverse varietà di questo gustoso frutto rosso, per imparare a riconoscerlo attraverso il confronto. In ogni incontro di questo tipo, viene inoltre dato al visitatore con la visita alla sezione espositiva, un quadro d’insieme dei metodi di coltivazione e conservazione della frutta.
Fino al 30 maggio inoltre è possibile visitare la mostra "Penna, inchiostro, calamaio": spessi banchi di legno, carte geografiche, pallottoliere, carte della nomenclatura, tutti pezzi originali che ricostruiscono fedelmente una classe elementare di inizio 900.
Il Museo della civiltà contadina offre un fitto cartellone di proposte, adatte a tutte le età, nelle domeniche pomeriggio fino ad ottobre 2012. A quindici chilometri da Bologna, nel cuore di un ampio parco all'inglese, Villa Smeraldi ospita dal 1973 il Museo della civiltà contadina della pianura bolognese, che attraverso attività didattiche, visite guidate, proposte laboratoriali, mostre temporanee e permanenti ha il doppio scopo di far conoscere il lavoro e la vita nelle campagne bolognesi tra Ottocento e Novecento, e avvicinare il fruitore alla natura e ai suoi frutti, con una particolare attenzione all’educazione dei più giovani.
Il Museo è gestito, insieme alla villa e al parco, dall’Istituzione Villa Smeraldi costituita dalla provincia di Bologna e sostenuta dai comuni di Bologna, Bentivoglio e Castel Maggiore.