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Gestione dell'etilene, la chiave per la freschezza

Circa un quarto di tutti i prodotti ortofrutticoli negli Stati Uniti viene perduto per deterioramento, e per una buona parte di questi ciò si verifica ancora prima che il prodotto raggiunga gli scaffali dei supermercati. Questo è spesso il risultato di cattive pratiche di gestione che accelerano la maturazione, l'invecchiamento e il decadimento dei prodotti freschi.

Oltre a buone pratiche igieniche e alla corretta gestione della temperatura, il confezionamento in atmosfera modificata (MAP) è uno dei sistemi migliori per ridurre il deterioramento della merce nella catena di fornitura.



Una delle più grandi minacce per la freschezza dei prodotti ortofrutticoli ha origine all'interno dei prodotti stessi. La frutta e la verdura producono, per il loro naturale processo di maturazione, un ormone naturale chiamato etilene, che viene rilasciato nell'aria. L'etilene regola molti processi fisiologici della frutta e della verdura, tra i quali la maturazione e la senescenza.

Oltre a essere prodotto in grandi quantità nella frutta deteriorata, l'etilene aumenta quando il prodotto è conservato in condizioni sfavorevoli. Per esempio, le alte temperature possono indurre la produzione di etilene e causare danni, che a loro volta possono influenzare i prodotti adiacenti, creando una sorta di "reazione a catena" che contribuirà ad accelerare la perdita di qualità e la riduzione della shelf life.

Alcuni esempi tra i tanti del manifestarsi del decadimento dei prodotti sono le macchie di ruggine nella lattuga, l'ingiallimento dei cetrioli e dei broccoli, nonché un indurimento delle punte degli asparagi.

I diversi tipi di frutta e verdura rilasciano etilene in ritmi e circostanze diversi, ed è importante utilizzare queste informazioni per massimizzare la freschezza dei prodotti.

Quindi è chiaro che il controllo del livello dell'etilene, quando si confezionano prodotti destinati a un lungo tragitto, permette di massimizzare la freschezza e la durata della shelf life. Minimizzare l'eccesso di temperatura in tutta la catena di fornitura attraverso una buona gestione della stessa dal momento in cui il prodotto viene raccolto fino all'arrivo al consumatore finale, è un elemento essenziale.

Anche le soluzioni MAP possono contribuire a ridurre l'effetto dell'etilene. Le elevate concentrazioni di CO2 che si sviluppano all'interno delle confezioni inibiscono la sintesi e l'azione dell'etilene sui prodotti. Inoltre, la confezione funge da barriera fisica e può ridurre i danni che possono essere causati da frutta che produce alti livelli di etilene, come le mele, il passion fruit, le albicocche e altri, e in un certo senso fa sì che la mela, notoriamente "cattiva" da questo punto di vista, non rovini tutti i prodotti circostanti.

Per conoscere ulteriori modi per ridurre gli effetti dannosi dell'etilene per i vostri prodotti ortofrutticoli, non esitate a contattaci all'indirizzo info@stepac.com.

Per maggiori informazioni:
Gary Ward PhD.
StePac Ltd.
Web: www.stepac.com