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Proprieta' del peperoncino, il piccante che fa bene al cuore

Una buona notizia per chi ama i sapori piccanti arriva da un recente studio della Chinese University of Hong Kong, presentato nei giorni scorsi nell’ambito del National Meeting of the American Chemical Society, svoltosi a San Diego, in California (USA).

I peperoncini aiutano a prevenire i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Il merito è della capsaicina, sostanza che conferisce il gusto piccante ai peperoncini. I capsaicinoidi hanno diverse proprietà benefiche: riducono i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e inibiscono un gene che fa contrarre le arterie. In questo modo, non solo si previene il colesterolo alto, fattore di rischio delle malattie cardiovascolari, ma il flusso sanguigno scorre anche più facilmente, con un maggior apporto di sangue e dunque di nutrienti ed ossigeno ai tessuti.

Lo studio è stato condotto sui criceti. I ricercatori hanno alimentato le cavie con una dieta ricca di cibi grassi. Ad alcuni criceti, come condimento agli alimenti con alti tassi di colesterolo, sono stati somministrati anche peperoncini. Ne è emerso che il gruppo che aveva consumato peperoncini aveva livelli più bassi di colesterolo cattivo nel sangue ed un numero inferiore di placche nelle arterie.

Spiega il prof. Nicola Antonio Uccella, docente del dipartimento di Chimica dell’Università della Calabria: "Il principio bioattivo del peperoncino può aiutare il cuore. I biofenoli complessi del peperoncino sono in grado di ridurre il rischio di attacco cardiaco e bloccano un gene per l’espressione della motilità arteriale. La capsaicina abbassa i livelli di colesterolo e consente un maggiore afflusso di sangue attraverso i vasi sanguigni verso tutti gli organi".

Zhen-Yu Chen, docente di scienza dell’alimentazione e della nutrizione alla Chinese University of Hong Kong, prima firma dello studio, ha spiegato però che non è consigliabile inserire grandi quantità di peperoncini nella dieta. Bisogna consumarlo con moderazione per insaporire i cibi, senza eccedere.

La capsaicina ad oggi è già utilizzata come rimedio efficace contro il dolore causato dall’artrite, dalla neuropatia e dalla psoriasi. Il calore prodotto dai cibi piccanti, infatti, viene riconosciuto dal nostro organismo come un dolore. In risposta, il corpo rilascia endorfine, sostanze che placano il dolore. La capsaicina aiuta inoltre a prevenire il cancro alla prostata. Diversi studi, infine, hanno appurato che i cibi piccanti accelerano il metabolismo. I cibi insaporiti con spezie come la curcuma, la paprika, la cannella, il rosmarino, l’origano e l’aglio in polvere abbassano i livelli di trigliceridi e di insulina dopo i pasti nei soggetti sani in sovrappeso.
Data di pubblicazione: