FP - Come sono andate, per il Vostro canale, le vendite di ortofrutta nei primi mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011?
CZ - Le vendite di ortofrutta in Dico nei primi due mesi del 2012 hanno dato soddisfazione, contrariamente a quanto si poteva ipotizzare sia per via del movimento dei cosiddetti "Forconi" sia per i disagi dovuti alle abbondanti nevicate.
Aver diversificato le zone di approvvigionamento ci ha garantito il servizio sui banchi di vendita; inoltre siamo stati premiati tantissimo dall'aver contratto i nostri margini senza addossarli ai clienti.
FP - Quali sono le principali richieste che l'acquirente di frutta e verdura esprime oggi?
CZ - In termini di gradimento, il cliente Dico presenta un orientamento rivolto al prodotto in offerta, stagionale, meglio se italiano, perché percepisce garanzia di sicurezza alimentare, convenienza e soprattutto, soddisfazione in termini di sapore.
FP - Esistono, secondo Lei, margini di crescita per i consumi di ortofrutta in Italia? E, in caso positivo, tra quali fasce di popolazione?
CZ - Ritengo auspicabile che possano esserci margini di crescita, e necessariamente verso le fasce più ricettive al consumo: da una parte gli anziani e dall'altra le nuove generazioni.
Nel mezzo, purtroppo, c'è una larga fetta di utenza da acculturare, la quale è influenzata da stili di vita moderni e frenetici, che spesso non offrono i tempi necessari per la scelta, la preparazione e il consumo di ortofrutta. Per questo target di consumatori molto può fare, fortunatamente, l'ortofrutta di IV e V gamma - cioè già pronta all'uso - che infatti ha registrato buone performance anche presso i nostri discount.
FP - Cosa si potrebbe migliorare nel commercio di frutta e verdura?
CZ - Per migliorare l’appeal della frutta e della verdura è sicuramente necessario agire a tutto campo sulla formazione, trasmettendo al consumatore nozioni e informazioni riguardo l'apporto benefico dell’ortofrutta.
A tal proposito stiamo diffondendo nei negozi e sui prodotti di ortofrutta a marchio Dico la guida al consumo in funzione dei colori di frutti e ortaggi. Confidiamo che questo serva ad aumentare in maniera consapevole la "frequenza" e la diversificazione dei consumi.
Il nostro primo sforzo è comunque teso alla selezione di articoli che si distinguano per il sapore: la frutta e la verdura deve essere, innanzitutto, BUONA DA MANGIARE. Sono convinto che questo sia il più importante elemento fidelizzante e quindi la leva funzionale per attivare un consumo costante nel corso dell'anno.
FP - Tra il seguenti fattori: prezzo promozionale, packaging, innovazione, contenuto di servizio e responsabilità sociale d'impresa, quali, secondo Lei, quelli su cui le aziende ortofrutticole italiane dovrebbero puntare di più in futuro?
CZ - Direi che sono tutti elementi importanti; personalmente, però, ritengo che in questo rapporto non ci si debba far accecare solo dalla componente del prezzo che i fornitori ci offrono. In questo momento, infatti, innovazione varietale, packaging, servizio e responsabilità sociale stanno diventando elementi di distinzione e selezione, in quanto offrono le migliori garanzie di successo.