Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Concimazione: le prove di K+S Italia Srl

Filloptosi del melo: EPSO Microtop® e EPSO Top®

Si riportano qui di seguito i risultati di prove di concimazione sul melo condotte, dal 2008 al 2011, in collaborazione tra K+S Italia Srl e l’Istituto San Michele all’Adige (Dott. Duilio Porro – Fondazione Edmund Mach).

La carenza di manganese sul melo si manifesta con macchie necrotiche e clorosi internervali che interessano sia le foglie più giovani che le più mature; l’assorbimento di manganese può essere fortemente depresso dai cationi magnesio e viceversa. Per conoscere la disponibilità di Mn è bene partire dal livello di Mg nel suolo. La disponibilità di Mn è ridotta nei terreni alcalini contenenti carbonati liberi specialmente quando combinati con elevati livelli di sostanza organica, condizioni spesso presenti in Trentino Alto-Adige dove la filloptosi è un fenomeno diffuso e legato normalmente alla carenza di Mn e talvolta di Mg.



La caduta anticipata delle foglie è più comune quando durante la stagione estiva si ha un periodo più fresco, con quattro-cinque giorni di pioggia seguiti da elevate temperature. Il disordine è caratterizzato dallo sviluppo di macchie necrotiche o aree irregolari di tessuti morti in foglie mature; queste iniziano ad ingiallire e dopo qualche giorno dalla comparsa delle prime macchie, cadono.

La prova aveva lo scopo di valutare l’effetto sulla filloptosi del melo di concimazioni fogliari preventive con solfato di magnesio e con solfato di magnesio contenente manganese.

Materiali e metodi
La prova, effettuata per quattro anni consecutivi, ha avuto inizio nel 2008 a Salorno (BZ) in un appezzamento della cultivar Golden Delicious clone B innestata su M9. Frutteto impiantato nel 1990, allevato a fusetto, densità di 3.300 p/ha. Concimazione al suolo in primavera: 60 kg/ha N, 20 kg/ha P2O5, 80 kg/ha K2O. Concimazioni fogliari con calcio durante la stagione vegetativa per prevenire la butteratura amara. Il campo sperimentale è stato predisposto a blocchi randomizzati con tre ripetizioni.

Trattamenti confrontati:
  • Testimone (non fertilizzato con prodotti EPSO),
  • Tesi EPSO Top® (16% MgO, 32% SO3, 3 interventi al 3%)
  • Tesi EPSO Microtop® (15% MgO, 31% SO3, 0,9% B, 1% Mn, 3 interventi al 3%)
Epoche d’intervento:
  • 1° trattamento: dopo l’allegagione
  • 2° trattamento: 3 settimane dopo 1°
  • 3° trattamento: 3 settimane dopo 2°
Annualmente, da ciascuna parcella in prova, sia in luglio che in pre-raccolta venivano campionate foglie e frutti, al fine di effettuare le determinazioni analitiche del contenuto in elementi minerali. Sulle foglie raccolte, prima dell’invio al laboratorio, venivano misurate letture con lo strumento SPAD 502 (Minolta, Japan). I frutticini raccolti in luglio presentavano mediamente un peso fresco variabile da 70 e 150 g.
Durante ciascuna stagione vegetativa, in tre momenti (fine luglio, inizio agosto e inizio settembre) si valutava l’incidenza della filloptosi stimando direttamente in pianta la frequenza percentuale delle foglie colpite per ciascun lato di orientamento del filare, venivano raccolta da terra le foglie affette cadute stimandone il numero ed il peso.

Annualmente al momento della raccolta, da ogni parcella, su 3 piante omogenee per ciascuna parcella, si è prelevata la produzione totale per pianta da destinare a calibratura (differenti classi di pezzatura commerciale), stima del colore di fondo, della rugginosità e della percentuale di frutto sfaccettato. Da un campione di 20 frutti, prelevato da ciascuna pianta, sono state effettuate analisi dell’amido, dell’indice rifrattometrico, della durezza, dell’acidità, della succosità e dell’indice qualitativo di Thiault. Da ciascuna parcella in prova, poi, veniva prelevato un campione di frutti (una cassetta da 15 kg circa) e posto in cella frigorifera ad ambiente controllato (2-3°C e 85-95% di umidità relativa dell’aria) per quattro mesi. Dopo la frigoconservazione, sui frutti veniva effettuata la stima dell’incidenza di butteratura e di marciumi (Monilia e Gleosporium) e veniva prelevato un campione per determinarne il contenuto minerale.

Risultati e commenti
I trattamenti non hanno modificato sostanzialmente gli aspetti produttivi, quelli qualitativi e quelli legati alla sanità dei prodotti post-conservazione. Ciononostante si è potuto osservare che, a parità di produzione unitaria/pianta (circa 27 Kg) le piante trattate tramite applicazioni fogliari con magnesio sono state in grado di produrre frutti leggermente più pesanti e con indici qualitativi di Thiault più elevati, grazie al miglioramento dello stato nutrizionale globale, come indicato anche dai valori SPAD (vedi tabella sotto).

Tabella: Valori medi del quadriennio per alcuni parametri modificati significativamente dai trattamenti.

Valori significativamente diversi al test di Tukey sono contrassegnati da colori delle celle diverse. Clicca qui per un ingrandimento della tabella.

Sebbene negli anni si siano riscontrate diverse condizioni meteorologiche che hanno influenzato differentemente il grado di incidenza della filloptosi (più elevate nel 2008 e nel 2010 con valori medi dell’annata rispettivamente prossimi al 20% ed al 31%), la prova ha dimostrato l’efficacia delle applicazioni fogliari di magnesio (sia EPSO Top® che EPSO Microtop®) nella prevenzione della filloptosi rispetto al testimone non trattato (vedi grafico sotto).

EPSO Microtop® in particolare, grazie alla specifica combinazione tra magnesio (15% MgO) e manganese (1% Mn), ha ulteriormente ridotto la comparsa dei sintomi di questa fisiopatia (necrosi fogliari e caduta anticipata delle foglie) che solitamente appaiono quando un periodo fresco e piovoso è seguito da giorni caldi e soleggiati.


Media quadriennale di foglie colpite da filloptosi nel corso della stagione.

Per informazioni:
K+S Italia S.r.l.
Divisione K+S KALI
Via G. Giberti, 7
37122 Verona
Tel.: (+39) 045 597977
Fax: (+39) 045 597508
Email: info@k-s-italia.it
Data di pubblicazione: