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L'aglio spagnolo minacciato da quello argentino e da quello marocchino

Sul mercato europeo c'è aglio a sufficienza per rifornire la domanda fino alla prossima campagna, ma mentre si rilevano aumenti nei prezzi di vendita al consumo, i prezzi all'origine, quelli cioè pagati ai produttori, vedono un crollo di circa il 50% rispetto all'anno scorso.



La commissione del settore aglio delle cooperative agroalimentari della provincia spagnola di Castiglia-La Mancia, ha analizzato le previsioni produttive per la nuova campagna durante una riunione tenutasi a Las Pedroñeras (Cuenca). La produzione è attualmente nella fase iniziale di coltivazione e le analisi sono state eseguite sul registro commerciale in base all'equilibrio domanda/offerta, ai livelli di prezzo al produttore e al consumatore finale.

Nell'area di Castiglia-La Mancia dovrebbe registrarsi un aumento produttivo medio del 15%, principalmente per la varietà precoce e in misura minore per la varietà bianca, a scapito dell'aglio viola, colpito da qualche battuta d'arresto o stagnazione.

I membri della commissione hanno mostrato qualche preoccupazione per il maltempo che sta colpendo le prime fasi della coltivazione di aglio, segnate da siccità e forti gelate, causando la crescita irregolare delle piante e registrando perdite per l'aglio precoce e bianco. E' troppo presto però per una valutazione precisa dei danni.

Preoccupazioni riguardo alle importazioni dall'Argentina
La commissione di settore ha anche analizzato e valutato le informazioni riguardanti l'arrivo nei porti spagnoli di aglio argentino, giunti oltre la data fissata dalla licenza di importazione degli ultimi 3 mesi. La questione deve essere adeguatamente tenuta sotto controllo dalle autorità, poiché secondo il regolamento del settore, se l'informazione verrà confermata, queste partite di aglio argentino dovrebbero essere soggette ad una tariffa di importazione pari a 1.200 euro/ton.

La commissione ha infine valutato i dettagli del recente accordo commerciale tra l'Unione europea e il Marocco, approvato dal Parlamento europeo, sottolineando come questo danneggia anche l'aglio, in quanto stabilisce una quota per le importazioni marocchine di 1.500 ton a tariffa zero, dando (troppa) libertà ai flussi commerciali e tra UE e Marocco.

Fonte: Cooperativas Agroalimentarias Castilla-La Mancha