
Michael Pawlyn, ideatore del progetto "Sahara Forest" - e, tra l'altro, uno degli architetti coinvolti nel progetto "Eden" in Cornovaglia - ha riferito che la serra sarà ispirata al modo in cui le narici dei cammelli condensano ed evaporano l'umidità per mantenere un'ideale temperatura corporea e al modo in cui i cosiddetti "coleotteri delle nebbie" sono in grado di catturare l’acqua direttamente dalle nebbie oceaniche del deserto del Namib.
Il sito sfrutterà la differenza di temperatura tra l’acqua marina di superficie e quella prelevata a centinaia di metri al di sotto della superficie. Entrambe le acque saranno pompate all’interno del sito grazie all’energia solare, e l’aria rovente del deserto verrà usata per far evaporare l’acqua calda di superficie mentre fluisce sopra appositi "bordi di evaporazione" posti lungo la serra.
L'aria, così raffreddata, passerà sopra le piante creando una temperatura di crescita ottimale e quindi si condenserà – creando acqua dolce- oltrepassando delle tubature raffreddate mediante acqua marina di profondità. L’acqua dolce verrà utilizzata per la crescita sia di ortaggi che di alghe, le quali verranno poi utilizzate nella produzione di biomassa.
L'attuale organizzazione prevede che l’impianto sia operativo già per luglio 2012, e i visitatori potranno recarsi al sito durante il "COP18 Climate Talks" che si terrà a Doha a novembre.