
E' impossibile coltivare qualcosa in zone aride come deserti, cime di montagne o sulla Luna. O forse no? La pioggia nel deserto provoca la crescita di piante in condizioni estreme, dall’istante in cui le gocce toccano la terra. Finché il terreno viene irrigato e fertilizzato, le piante crescono durante le ore calde del giorno.
In alcune regioni, le notti sono la vera sfida. Nel deserto, le temperature crollano drasticamente durante la notte. Per coltivare frutta e verdura c'è bisogno di un ambiente stabile, senza che debbano essere sostenute spese eccessive per la produzione.
La risposta alla coltivazione in condizioni ambientali estreme è l'ipotesi teorica formulata da quattro studenti olandesi in risposta ai temi proposti dal network NextNature.net, ovvero "Next Nature - la natura cambia insieme a noi". Si tratta del progetto di una Plant-Growing Jelly, cioè una gelatina appositamente ideata per la crescita delle piante.

Mele sulla Luna? Il sogno degli ideatori del Plant-Growing Jelly.
La teoria formulata dagli studenti di disegno industriale Ruud Reijmersdal, Tom Slijkhuis, Joppe Spaans e Jeroen Rood consiste in un gel che fungerebbe da ambiente di crescita ideale per colture alimentari. Il gel ipotizzato contiene tutti i nutrienti vitali che permettono lo sviluppo della pianta, isolandola dalle escursioni termiche estreme.
L'isolamento della pianta dall’ambiente circostante potrebbe permetterne la crescita ovunque, ipoteticamente persino sulla Luna, anche se la cosa appare davvero impossibile, in quanto il gel necessiterebbe di scambiare gas con l’ambiente circostante.