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Turchia: meloni e angurie innestate assorbono un maggior numero di agrofarmaci

Una ricerca recente ha suggerito che gli innesti di melone e anguria assorbono maggiori quantitativi di agrofarmaci, con ciò influenzando anche la quantità di residui riscontrata nei frutti. I risultati sono relativi alle piante di melone innestate su portainnesti di zucca. Si utilizza l'innesto poiché è noto per ridurre la suscettibilità alle fitopatie infettive. Lo studio è stato condotto in Turchia, dove il 95% dei meloni viene coltivato su portinnesti.

Nello studio, i ricercatori hanno sviluppato comuni piantine turche di angurie innestate su zucche nel terreno di una regione agricola, dove la pratica è diffusa. Hanno testato radici, fusti, foglie e frutti delle piante e hanno trovato che i livelli di organoclorina erano 140 volte più elevati nei fusti delle angurie innestate sulle zucche che non nelle angurie intatte.

In ogni caso, pur mantenendo una certa cautela, i ricercatori hanno registrato che questi livelli sono 6-12 volte inferiori ai residui massimi di agrofarmaci accettati per la produzione statunitense e turca.