
Dopo aver valutato due studi sul consumo di prugne secche, gli esperti dell'Autorità hanno dichiarato che non esistono prove sufficienti a favore di un legame tra le prugne secche e una normale funzione intestinale ed è stato perciò vietato ai produttori di proporre simili asserzioni.
La sentenza è arrivata dopo che, lo scorso mese, è stato proibito ad alcune compagnie di affermare che l'acqua in bottiglia previene la disidratazione. I funzionari hanno concluso che non c'erano prove per dimostrare il fatto, considerato indubitabile fino a quel momento.
L'eurodeputato britannico Graham Watson ha sfidato un commissario UE a una gara/abbuffata di prugne dopo l'ultima sentenza. Ha quindi sollevato la questione a Strasburgo, dopo che l'Unione europea ha rifiutato di riconoscere l'alto contenuto di fibra di diversi frutti.
"Il Comitato consultivo della Commissione addetto a questo lavoro ha respinto il 95% delle rivendicazioni degli alimenti a base vegetale. Forse in molti casi con buona ragione, ma tra le dichiarazioni respinte c'è anche l'effetto lassativo delle prugne secche", ha detto.