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Cosi' il nuovo amministratore delegato Karina von Detten

Bayer CropScience punta sull'innovazione delll'agricoltura italiana

Ieri 15 dicembre, presso la prestigiosa sede del Circolo della Stampa di Milano, si è tenuta la presentazione ufficiale di Karina von Detten, dal 1° agosto 2011 nuovo amministratore delegato di Bayer CropScience Italia.

Dalla Francia all’America Latina, attraverso l’Europa dell’Est, e poi a Cuba, Karina vanta un’esperienza internazionale di marketing che gli ultimi anni in casa madre, come responsabile del Project management, hanno reso completa grazie allo stretto rapporto con il mondo della ricerca.

Alla base dell’innovazione Bayer, infatti, c’è proprio la ricerca, un valore primario per la multinazionale che, caso unico, è riuscita a mantenere insieme farmaceutica, agrochimica e chimica dei materiali.



Bayer CropScience nel nostro Paese include le aree Crop Protection, per la difesa delle colture, Environmental Science (le scienze ambientali) e Nunhems, per le sementi orticole.

Venendo in Italia, Karina ha trovato una rete virtuosa - sviluppata insieme a università, istituzioni e operatori della filiera agroalimentare - impegnata in progetti, ricerche e studi finalizzati alla soddisfazione del consumatore finale e al miglioramento della qualità dei prodotti agricoli, nel rispetto di una "Science for a better life".

A livello globale, l’azienda ha annunciato un incremento degli investimenti in Ricerca&Sviluppo di circa il 20%, per superare entro il 2015 gli 850 milioni di euro.

Con 6 unità sperimentali dislocate su tutto il territorio e circa 100 agronomi impegnati nel cogliere le sollecitazioni di tecnici e agricoltori, in Italia si studia il comportamento dei prodotti nel nostro ecosistema, individuando le risposte che il mercato richiede. Il tutto promuovendo un uso sostenibile degli agrofarmaci.


Daniele Rosa, direttore Corporate Communications di Bayer Italia e il nuovo amministratore delegato, Karina von Detten.

"Le eccellenze agroalimentari italiane – ha detto Karina von Detten – poggiano su due grandi valori: una forza produttiva agricola unica per numero e varietà di colture e la forza propulsiva del brand Made in Italy".

Secondo l’Ad di Bayer CropScience Italia, il settore agroalimentare nazionale potrà rispondere alle sfide del mercato solo se saprà coniugare produttività, competitività e qualità superiore.

"L’agricoltura dell’ultimo secolo si è fortemente evoluta – ha spiegato von Detten – ma resta purtroppo una diffidenza del pubblico verso l’agricoltura moderna e innovativa".

Proprio grazie alla ricerca finalizzata all’innovazione richiesta dal mercato, Bayer CropScience ha programmi concreti per il 2012. Innanzitutto, un quinto del fatturato sarà realizzato con nuovi prodotti destinati a tutti i maggiori comparti (mais, grano, vite, frutta e ortaggi), quindi sarà sviluppato un approccio diretto al cliente finale, con il progetto Baydir Agricoltori.

Prosegue inoltre il progetto di filiera Magis per la vite da vino e, dal 2012, anche per l’uva da tavola, così come continua la comunicazione dell’innovazione in agricoltura grazie alla Collana "Coltura & Cultura", che sarà implementata con due nuovi volumi dedicati alle insalate e agli agrumi.



"Per me e per tutto il team di Bayer CropScience (nella foto sopra) – ha concluso Karina von Detten - la sfida più grande è la partecipazione costruttiva alla dinamica del nostro settore, sempre un passo avanti agli altri, dando una risposta alle domande dei nostri clienti".

E, se da una parte c’è la crisi, dall’altra ci sono alcune prerogative del settore agricolo, quali la crescita delle superfici destinate a grano, i prezzi delle commodities agricole stabili e il ruolo primario della produzione di cibo.

"Per questo siamo fiduciosi per il 2012 e crediamo in una crescita, sia per noi che per i nostri clienti".

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