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Danneggiato, tra gli altri prodotti, anche il Melone Mantovano IGP

Mantova: problemi alle produzioni agricole a causa delle nutrie

Malgrado i mezzi di contrasto impiegati, la popolazione delle nutrie, grossi roditori, è in aumento. Sono diversi anni che gli operatori del mondo agricolo tentano di contrastare la proliferazione di questo animale, ma fino ad ora senza risultati apprezzabili.

Esiste già oggi un forte impegno da parte della Provincia di Mantova, ma da solo non basta, e sarebbe auspicabile un impegno più intenso anche da parte delle Regione Lombardia.

Il mondo agricolo è preoccupato, soprattutto per l’azione di danneggiamento che le nutrie compiono alle infrastrutture irrigue, tanto che vicino ai corsi d’acqua scavano gallerie negli argini di diametro anche superiore ai 50 cm.

Quando il livello delle acque si abbassa si verificano frane e smottamenti degli argini dei canali, mentre quando il livello delle acque sale, come avvenuto recentemente con le pesanti piogge cadute sul nord Italia, l’innalzamento dei fiumi può arrecare seri danni, causati dalle infiltrazioni delle acque nelle tane. Ormai tutte le tipologie di colture dell’agricoltura della provincia sono danneggiate da questo roditore: cereali, medicai e colture ortofrutticole, meloni e angurie.

A soffrirne, anche il Melone Mantovano, che dopo aver ottenuto la denominazione IGP, deve poter garantire un ambiente salubre ed esente da rischi per adempiere agli impegni assunti con l’IGP che richiede frutti sani, coltivati in ambienti adeguati dal punto di vista igienico e con acque pure e non contaminate. Con l’anno 2012, sono previsti controlli da parte dell’ente certificatore.

Il "problema nutria" va affrontato con una azione interprovinciale e interregionale, in quanto non è pensabile eliminare le nutrie solo nel mantovano senza tener conto dei territori limitrofi. Bisogna pensare ad una azione combinata per controllare questa prolifica specie. L’uso delle gabbie da solo non basta per sradicare dal territorio questi animali che sono in disequilibrio con l’ambiente, anche per il fatto che non hanno nemici naturali a contrastare la loro proliferazione.
Data di pubblicazione:

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