Zespri spinge per vantaggiosi accordi tariffari nei principali mercati asiatici
Il Messico è sul punto di eliminare le proprie tariffe - attualmente pari al 20% - sulle importazioni di kiwi, riservando alla Nuova Zelanda lo stesso trattamento di paesi suoi concorrenti, come il Cile e gli Stati Uniti.
Zespri sostiene che ciò determinerà, per il settore neozelandese del kiwi, un risparmio pari ad almeno 1 milione di dollari all'anno, cosa assai utile in questo particolare momento di impegno finanziario contro il problema della batteriosi del kiwi.
L'amministratore delegato di Zespri, Lain Jager, afferma che il Messico è un mercato in evoluzione e in questa fase rappresenta l'1-2% del business globale del kiwi della Nuova Zelanda. Ma l'opportunità di risparmiare 1 milione di dollari all'anno sui dazi è l'occasione per aprire questo mercato e portare maggior valore ai kiwicoltori neozelandesi.
Secondo Jager si continuerà a spingere per le revisioni tariffarie nei principali mercati asiatici. La Corea ad esempio è un mercato molto importante per la Nuova Zelanda, ma ancora si traduce in dazi per oltre 30 milioni di dollari, pagati ogni anno.
Jager dice che il Giappone applica tariffe più basse, ma rappresenta comunque un grande mercato per la Nuova Zelanda e ha espresso interesse ad aderire al TPP (Trans Pacific Partnership, la più grande area di libero scambio dopo l'UE), sicché questo tipo di progresso è molto positivo per l'intero settore.
La Nuova Zelanda e altri otto paesi coinvolti nel TPP hanno infatti concordato le linee generali di un accordo di libero scambio.