"Attualmente il mercato delle patate presenta un'offerta superiore alla domanda. La commercializzazione è ferma, l'umore del mercato stagnante e i prezzi risultano troppo bassi. Per le patate insacchettate destinate all'export i prezzi si aggirano intorno a 5-6 centesimi di euro al chilo, franco imballaggio. Lo scorso anno le patate spuntavano qualcosa in più", racconta Jurgen Duthoo dell'azienda belga Bart's Potato Company. "Allora c'era scarsità di prodotto e di conseguenza quest'anno l'areale è aumentato".
Jurgen indica che anche altri paesi stanno facendo i conti con il surplus di produzione. "Sembra si parli si sovrapproduzione in tutto il mondo. A causa dell'ampliamento di areale e della combinazioni di eventi meteorologici, la raccolta di quest'anno è stata abbondante e la resa per ettaro superiore".
Jurgen prevede che tale difficile situazione perdurerà. "Poco tempo fa si parlava di problemi di qualità legati allo stoccaggio del prodotto. A causa del clima caldo, le patate sono state immagazzinate con difficoltà. Questo problema però non ha dimensioni tali da influenzare la situazione di mercato".
Bart's Potato Company si focalizza soprattutto su Europa dell'Est e Russia. Dato che anche in questi territori si registra un'abbondante raccolta, l'azienda sta cercando altre opportunità di vendita. "Siamo impegnati ora con i paesi d'oltreoceano. Grazie ai prezzi bassi abbiamo forse nuove opportunità commerciali in altri mercati. Per un periodo abbiamo anche contrattato con il Medio Oriente".
Ora bisogna aspettare di vedere cosa accadrà con le patate stoccate. "Bisogna anche vedere quanto rigido sarà l'inverno nell'Europa dell'Est e se ci saranno eventuali sorprese. Prevedo comunque che, almeno fino a gennaio 2012, il mercato delle patate resterà stabile".
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