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Cile: risultati dei rilievi autunnali di PSA e dell'applicazione del controllo obbligatorio

Nello scorso mese di aprile, il SAG Servizio agricolo e zootecnico cileno in collaborazione con il Comitato del Kiwi (e in conformità con il Tavolo di lavoro pubblico-privato) ha realizzato un'indagine prospettica nei frutteti e nei vivai di kiwi, al fine di conoscere la distribuzione preliminare del batterio Pseudomonas syringae pv actinidiae (PSA) in Cile. L'esplorazione, condotta dalla Regione di Valparaiso a Bio Bio, ha prodotto un totale di 1.882 campioni.

E' stato utilizzato un protocollo diagnostico accettato dagli specialisti del Tavolo, realizzando l'amplificazione del DNA mediante la tecnica del PCR attraverso due coppie di primer: PsaF1/PsaR2 e PsaF3/PSAr4.

Attualmente, basandosi sulla sperimentazione nazionale e internazionale, insieme all'ottenimento del sequenziamento genomico di isolati cileni, si è constatato che la tecnica non ha avuto la specificità per il PSA nell'analisi dei campioni raccolti in autunno, verificati con test biochimici che avevano dato risultati positivi in prima istanza.

Il laboratorio del SAG, riconosciuto a livello internazionale per la diagnosi del PSA, ha sviluppato metodologie di analisi complementari, tra cui l'analisi molecolare, biochimica e il sequenziamento del DNA, che saranno utilizzate per confermare i risultati di autunno, e la ratifica della diagnosi con i rilievi primaverili, momento ottimale per isolare il batterio, che copriranno dalla Regione Valparaiso alla Bio Bio.

Fino ad oggi, con la realizzazione dell'analisi completa, oltre al sequenziamento completo dei batterio isolato, sono stati diagnosticati positivi al Psa in Cile due campioni, corrispondenti al ceppo più virulento del patogeno.

Il semplice uso dei primer sopracitati e utilizzati da laboratori esterni al SAG non darà una diagnosi con il 100% di affidabilità per il caso di campioni positivi al PSA, ma solo un riferimento circa la possibile presenza di PSA nel frutteto.

Visti i danni economici che si verificano in paesi come l'Italia e la Nuova Zelanda, insieme con la biologia del parassita, il SAG ha disposto il Controllo obbligatorio per il "cancro batterico del kiwi", causato da Pseudomonas syringae pv. actinidia, che fornirà le basi e le strutture necessarie a eseguire le operazioni preventive per evitare la possibile diffusione e lo sviluppo del batterio nel paese, regolando il materiale importato, l'ampliamento dell'uso di prodotti a scopo preventivo e, infine, la propagazione di piante di kiwi in vivaio.