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L'insalata? Meglio prima del pasto

L’insalata non è solo un contorno: è noto che scegliere un antipasto fatto da un misto di ortaggi crudi è un modo salutare per aprire qualsiasi menù; in particolare se l’insalata è servita come fosse un antipasto si assiste ad una riduzione dell’intake calorico totale dell’intero pasto.

Ricercatori del Department of Nutritional Sciences della Pennsylvania State University, nel loro studio in fase di pubblicazione sulla rivista Appetite hanno verificato cosa succede se l’insalata si consuma prima del pasto, insieme al primo piatto oppure per contorno e hanno verificato cosa cambia se l’insalata viene mangiata in quantità prefissata o ad libitum ovvero a volontà.

Per la realizzazione dello studio, i ricercatori hanno arruolato 46 donne per 5 differenti situazioni. In ognuno di questi frangenti le donne coinvolte nell’esperimento potevano mangiare tutta la pasta che volevano, ma per due volte hanno consumato l’insalata 20 minuti prima del pasto, una volta in quantità stabilita dai ricercatori e un’altra volta a volontà; per due volte hanno consumato insalata insieme al primo piatto sempre in quantità prefissata o libera e nell’ultima situazione non hanno affatto consumato insalata.

Si è visto che la quantità di pasta consumata dalle volontarie era inferiore se durante il pasto l’insalata si poteva consumare a volontà e non nella quantità prefissata dai ricercatori.

Quando l’insalata è stata servita come antipasto è stata mangiata in quantità superiore del 26% rispetto a quando è stata servita in un momento successivo del pasto. Il consumo di insalata a volontà durante il pasto può essere dunque una valida strategia per ridurre l’apporto energetico complessivo del pasto stesso.
Data di pubblicazione: