Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
A cura dell'ALSIA

La tecnica del sovescio nei fruttiferi e nella vite

La tecnica del sovescio consiste nel seminare delle essenze erbacee, lasciarle crescere fino ad un certo stadio di sviluppo per poi trinciare la massa verde ottenuta ed interrarla con una lavorazione superficiale del terreno.

Questa pratica rappresenta una delle fondamentali strategie agronomiche adottate per migliorare la fertilità chimico fisica del suolo. Tra i numerosi benefici apportati da questa tecnica ricordiamo:
  • l'apporto di sostanza organica attraverso la trasformazione in humus della massa verde prodotta;
  • l'apporto di azoto al terreno attraverso la coltivazione di leguminose, che sono in grado di fissare l’azoto atmosferico attraverso la presenza dei batteri simbionti nelle radici;
  • la miglior nutrizione delle piante, grazie alla degradazione della massa verde che in maniera equilibrata elementi nutritivi (in particolare azoto) subito disponibili (sovescio concimante).
Più precoce è l’epoca di sfalcio (erba tenera che si degrada con facilità) maggiore è la liberazione di questi nutrienti. L’effetto umidificante si ottiene solo con sfalci del sovescio molto tardivi, da dopo la fioritura delle essenze in avanti, quando la massa verde è ricca di carbonio, cellulosa e lignina (sovescio ammendante). Per le colture frutticole e la vite il sovescio si può adottare, con semine fra le file, in tutti gli impianti arborei in allevamento e negli impianti in produzione se il terreno fra le file viene lavorato nel periodo estivo.

Essenze utilizzate
Le specie più utilizzate appartengono a:
Leguminose -Apportano l’azoto atmosferico fissato al suolo e migliorano, con il loro apparato radicale, la struttura e le condizioni di vita del suolo.
Graminacee - Soffocano bene le infestanti, grazie ad un’abbondante crescita primaverile e determinano una copertura totale del suolo. Producono una buona massa verde ed offrono un buon ancoraggio per le leguminose.
Crucifere - Solubilizzano il fosforo ed apportano zolfo, sono quindi adatte a terreni poveri di fosforo solubile. Presentano un apparato radicale fittonante che si sviluppa in profondità. Alcune crucifere come la senape, il cavolo rapa e il rafano hanno un’azione biocida. Alcune essenze invernali sono importanti per diverse specie d’insetti di importanza agraria, sia entomofagi che fitofagi, come rifugio autunnale nelle ore più fredde della giornata e come siti di svernamento. Per quanto riguarda l’entomofauna utile, i Coleotteri Coccinellidi predatori di afidi sono attratti dal Favino e dalle consociazioni Favino+Orzo. Il miscuglio Veccia+Segale attira infine un gran numero di Coleotteri Carabidi predatori, sicuramente a causa dei numerosi Afidi presenti sulla Segale.

Materiale sementiero e semina
Si possono eseguire sovesci autunnali o sovesci primaverili.
Sovesci autunnali: la semina può essere effettuata da inizio a fine ottobre. Si possono fare semine interfilari in tutti gli impianti arborei in allevamento oppure semina sulla fila negli impianti in produzione nei casi in cui il filare è lavorato. Fra le essenze consigliate è opportuno orientarsi verso quelle che resistono al freddo: orzo-veccia, orzo-favino, avena-veccia, colza-veccia, loietto-veccia.

Sovesci primaverili: la semina può essere effettuata da fine gennaio a metà febbraio per le essenze a crescita lenta o a metà marzo-primi di aprile per le essenze a crescita rapida (senape, facelia). In questo periodo sono possibili ritorni di freddo ed inoltre non sempre sono prevedibili le precipitazioni.



Per ogni ulteriore informazione:
ALSIA - Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura
A.A.S.D. PANTANELLO
SS 106 Ionica km 448.2
75010 Metaponto (MT)
Tel.: (+39) 0835 745071
Fax: (+39) 0835 74528
Email: [email protected]
Data di pubblicazione:

Articoli Correlati → Vedi