Questa pratica rappresenta una delle fondamentali strategie agronomiche adottate per migliorare la fertilità chimico fisica del suolo. Tra i numerosi benefici apportati da questa tecnica ricordiamo:
- l'apporto di sostanza organica attraverso la trasformazione in humus della massa verde prodotta;
- l'apporto di azoto al terreno attraverso la coltivazione di leguminose, che sono in grado di fissare l’azoto atmosferico attraverso la presenza dei batteri simbionti nelle radici;
- la miglior nutrizione delle piante, grazie alla degradazione della massa verde che in maniera equilibrata elementi nutritivi (in particolare azoto) subito disponibili (sovescio concimante).
Essenze utilizzate
Le specie più utilizzate appartengono a:
Leguminose -Apportano l’azoto atmosferico fissato al suolo e migliorano, con il loro apparato radicale, la struttura e le condizioni di vita del suolo.
Graminacee - Soffocano bene le infestanti, grazie ad un’abbondante crescita primaverile e determinano una copertura totale del suolo. Producono una buona massa verde ed offrono un buon ancoraggio per le leguminose.
Crucifere - Solubilizzano il fosforo ed apportano zolfo, sono quindi adatte a terreni poveri di fosforo solubile. Presentano un apparato radicale fittonante che si sviluppa in profondità. Alcune crucifere come la senape, il cavolo rapa e il rafano hanno un’azione biocida. Alcune essenze invernali sono importanti per diverse specie d’insetti di importanza agraria, sia entomofagi che fitofagi, come rifugio autunnale nelle ore più fredde della giornata e come siti di svernamento. Per quanto riguarda l’entomofauna utile, i Coleotteri Coccinellidi predatori di afidi sono attratti dal Favino e dalle consociazioni Favino+Orzo. Il miscuglio Veccia+Segale attira infine un gran numero di Coleotteri Carabidi predatori, sicuramente a causa dei numerosi Afidi presenti sulla Segale.
Materiale sementiero e semina
Si possono eseguire sovesci autunnali o sovesci primaverili.
Sovesci autunnali: la semina può essere effettuata da inizio a fine ottobre. Si possono fare semine interfilari in tutti gli impianti arborei in allevamento oppure semina sulla fila negli impianti in produzione nei casi in cui il filare è lavorato. Fra le essenze consigliate è opportuno orientarsi verso quelle che resistono al freddo: orzo-veccia, orzo-favino, avena-veccia, colza-veccia, loietto-veccia.
Sovesci primaverili: la semina può essere effettuata da fine gennaio a metà febbraio per le essenze a crescita lenta o a metà marzo-primi di aprile per le essenze a crescita rapida (senape, facelia). In questo periodo sono possibili ritorni di freddo ed inoltre non sempre sono prevedibili le precipitazioni.
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