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"USA: il "piatto" di Harvard contro il MyPlate"

Si chiama 'Healthy eating plate', ed è una guida illustrata realizzata dagli esperti di nutrizione della Harvard School of Public Health, in grado di supplire, secondo gli scienziati Usa, alle carenze del programma di educazione alimentare 'MyPlate' elaborato dall'United States Department of Agriculture (aggiornato nel 2008).

"Purtroppo, come già la precedente piramide alimentare messa a punto dall'US Department of Agriculture, 'MyPlate' - afferma Walter Willett, presidente del Dipartimento di nutrizione di Harvard - mescola alla scienza l'influenza di potenti interessi del settore agricolo, e questa non è la ricetta giusta per una sana alimentazione".

Secondo gli esperti di Harvard la 'Healthy eating plate' si basa sulle migliori evidenze scientifiche disponibili e fornisce ai consumatori le informazioni di cui hanno bisogno per fare scelte "che possono influenzare profondamente la nostra salute e benessere". Quindi - secondo i nutrizionisti di Harvard - bene le verdure, ma ad esempio attenzione all'abuso di patate. Per la frutta 'ok' a varietà di prodotti in stile 'arcobaleno'. Nell'apporto proteico, evitare le carni rosse, e scegliere più spesso il pesce, il pollame, i fagioli o le noci. Il tutto condito solo e rigorosamente con olio d'oliva. E' abolito il burro".



La 'super' dieta anti colossi industriali e anti-obesità messa a punto dai 'cervelli' di Harvard, si basa sulle più recenti prove scientifiche che dimostrano come un regime alimentare a forte carattere vegetale e ricco di cereali integrali, grassi sani e proteine 'buone', riduce il rischio di aumentare di peso ma anche di incappare nelle malattie croniche. Un problema molto sentito dalle autorità americane, che da tempo cercano di fronteggiare la grande epidemia di obesità. Ne soffrono due adulti su tre e un bambino su tre.

Ecco le colonne della super dieta 'made in Harvard':

1) Verdure: più sono e meglio è. Limitare però il consumo di patate: sono ricche di amido, che viene digerito rapidamente e ha un effetto 'montagne russe' sulla glicemia, come del resto i cereali raffinati e i dolci;

2) Frutta: scegliere la varietà, ovvero un 'arcobaleno' di prodotti ogni giorno;

3) Cereali: meglio quelli integrali. Come farina d'avena, pane integrale e riso integrale. Mangiare troppi alimenti con grano raffinato può aumentare il rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2;

4) Proteine: via libera al pesce, pollame, fagioli o noci, che contengono nutrienti salutari. Limitare invece le carni rosse ed evitare i salumi. Il loro abuso aumenta il rischio di malattie cardiache, del diabete di tipo 2 e del cancro del colon.

5) Oli: meglio quello di oliva, di colza e altri oli vegetali. Soprattutto per condire le insalate. Dal momento che questi oli sono ricchi di grassi sani e riducono il colesterolo dannoso. Limitare l'uso di burro;

6) Bevande: sicuramente l'acqua. Se si sceglie il tè o il caffè, sempre con poco zucchero. Limitare poi il latte e i latticini (1-2 porzioni al giorno) e i succhi di frutta (1 bicchiere piccolo al giorno).

Gli esperti di Harvard hanno dimostrato le lacune presenti nel programma ministeriale 'MyPlate' che "non informa i consumatori - avvertono - sul fatto che, ad esempio, i cereali integrali sono quelli migliori per la salute. Mentre la sezione del programma dedicata alle proteine non indica quali sono gli alimenti ad alto contenuto proteico, ma più sani rispetto alla carne rossa, come il pesce, il pollame, i fagioli e le noci.

Inoltre 'MyPlate' non fa nessuna distinzione tra le patate, ricche di amido, e le altre verdure". "Infine - sottolineano i nutrizionisti della prestigiosa università - il nostro programma 'Healthy eating plate' ricorda alle persone di rimanere attive. Perché questo è un fattore importante nel controllo del peso. Vogliamo - concludono - che la gente utilizzi questo come un modello per la propria salute o quella dei loro figli ogni volta che si siedono a tavola, a casa o al ristorante".
Data di pubblicazione:

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