
Dal 12 maggio al 18 agosto 2011, le analisi della FDA-Food and Drug Administration (l'agenzia statunitense per il controllo su alimenti e medicinali) hanno trovato un tasso di contaminazione da Salmonella pari al 15,6%. I campioni positivi provenivano da 28 diverse aziende e comprendevano quasi tutte le principali regioni produttrici di papaya in Messico.
La papaya messicana è stata ricollegata a circa 100 casi di Salmonella Agona in 23 stati americani.
Un recente avviso di importazione della FDA potrebbe negare l'ammissione negli Stati Uniti alla papaya proveniente da ogni parte del Messico, a meno che l'importatore non dimostri l'assenza di Salmonella grazie, ad esempio, alle analisi di laboratori privati. La FDA può prendere in considerazione cinque spedizioni consecutive effettuate su un determinato arco di tempo e analizzate da un laboratorio autorizzato, prima di provvedere alla rimozione dell'avviso di importazione.
La FDA e i funzionari messicani stanno contemporaneamente intensificando i loro sforzi congiunti per scoprire le origini e le cause delle recenti contaminazioni, al fine di meglio definire le strategie future di prevenzione. La FDA e i funzionari messicani stanno anche collaborando riguardo la definizione delle metodologie di laboratorio utilizzate in Messico per verificare la presenza di Salmonella nella papaya fresca.
Oltre queste misure immediate, il governo messicano e il settore della papaya hanno concordato un piano d'azione più vasto per definire le corrette procedure di sicurezza alimentare lungo tutta la catena di produzione e distribuzione in Messico e verificare l'efficacia di tali procedure attraverso test di prodotto e altri controlli governativi. I funzionari messicani stanno monitorando l'attuazione del piano d'azione e la FDA sta collaborando con il governo messicano in questo sforzo.