Tutti i benefici dell’uva spina
Esistono diverse varietà di uva spina, con frutti verdastri, giallastri o violacei di sapore acidulo e molto adatti alla preparazione di gelatine e confetture. Diffusa in quasi tutta l'Europa fino al Caucaso, alla Siberia e alla Manciuria, in Italia è difficile da trovare, dal momento che è ormai poco diffusa allo stato spontaneo e poco coltivata. I frutti hanno basso contenuto calorico e sono adatti anche per chi soffre di diabete.
I principi attivi contenuti nell’uva spina sono zuccheri (levulosio, glucosio), pectine, vitamina C, acidi malico, salicilico e tartarico; i frutti sono inoltre buona fonte di ferro, potassio e bioflavonoidi.
I frutti dell’uva spina, grazie alle loro proprietà, favoriscono la digestione, stimolano l’appetito e hanno anche una buona azione lassativa grazie all’abbondante fibra vegetale e mucillaggine contenute nei semi.
Il succo fresco, assunto in ragione di mezzo bicchiere due volte al giorno, è benefico in caso di carenze di vitamine A, B e soprattutto vitamina C, esaurimento nervoso o fisico, debolezza, convalescenza e anche come sostegno del sistema immunitario in caso di malattie infettive; per quest’ultimo scopo è bene iniziare a bere il succo da fine settembre come prevenzione dell’influenza e dei raffreddori.
In caso di cattiva digestione, affaticamento del fegato, accumulo di tossine, ritenzione di liquidi e di acidi urici è consigliabile assumere mezzo bicchiere di succo fresco dei frutti ogni 10-12 ore. Nei Paesi nordici vi è l’usanza di bere un bicchiere di succo fresco di uva spina a fine pasto per favorire la digestione e la funzionalità epatica.
Nel trattamento dell’artrite, dei reumatismi e della gotta, si consiglia l’utilizzo del decotto, ottenuto facendo bollire a fuoco basso in un litro d’acqua 50 g di bacche di uva spina per 10 minuti; si assume in ragione di 2 tazzine da caffè al giorno.
Se si desidera ottenere un valido effetto lassativo è bene assumere il succo fresco al mattino a digiuno.
Infine, alcuni erboristi consigliano l’uso di un cataplasma di uva spina anche in caso di malattie della pelle: si spremono 15 g di bacche di uva spina e se ne distribuisce il succo sulla pelle malata, ma integra, si ricopre con una garza sterile e si fascia.
L'azione benefica dell’una spina si può ottenere sia inserendo i frutti freschi nell’alimentazione durante i mesi di maturazione (prima dei pasti, dopo i pasti o a piacere nel corso della giornata), sia utilizzando il succo già pronto che si trova in vendita nei negozi specializzati, ma non sempre è facile da reperire. Il succo si può assumere puro oppure diluito in acqua o in un’altra bevanda.