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Tomato Excellent: il resoconto e i premiati della serata di gala

Un premio che è sinonimo di rinascita del territorio: Tomato Excellent, l’evento nazionale dedicato al pomodoro - che lo scorso 30 giugno 2011 al Donnafugata Golf Resort&Spa, in provincia di Ragusa, ha riunito oltre 350 persone – ha rappresentato un riconoscimento all'eccellenza territoriale, una spinta alla voglia di sviluppo e di rilancio, in un momento di crisi come quello che sta attraversando il mercato.



L'organizzatore del premio e direttore di Agrorà Rosario Sallemi (nella foto a sinistra) ha aperto la serata sottolineando: "La grave crisi che negli ultimi tempi ha colpito l’intero settore agroalimentare, a livello globale e non solo locale, è stato un incentivo a guardare avanti, a ricercare la forza di rialzarsi partendo proprio dal lavoro dei protagonisti della filiera – in primis coltivatori e produttori – cercando di promuovere quella 'vetrina' di prodotti che rappresenta il motore della nostra economia".

"Ed è con questo spirito che è nato il Premio Tomato Excellent: abbiamo riunito il meglio che il mercato produttivo ci offre in questo momento - ha continuato Sallemi in apertura - chiamando a raccolta i massimi esperti in fatto di varietà e tipicità del prodotto e sensibilizzato gli organi di governo nazionali e regionali. Tutto per rendere il giusto omaggio al pomodoro e trovare 'sua maestà', come recita lo slogan che accompagna l'evento".

Presentata da Umberto Teghini e Sabina Rossi, la manifestazione ha visto sul palco professori universitari, ricercatori, agronomi che operano su tutto il territorio nazionale, per leggere le nomination e consegnare l’ambito premio: quest'ultimo è stato frutto di un attento lavoro di selezione e analisi su oltre 280 tipologie di pomodoro, effettuato da due Commissioni, una tecnica "esaminatrice" presieduta da Epifanio Fontana, agronomo di Vittoria; l’altra, nazionale "giudicatrice" presieduta dall’agronomo Salvatore Dell’Arte di Pachino.



Durante la serata, è stato proiettato anche un video dedicato ai 50 anni della coltivazione in serra del pomodoro da mensa, realizzato grazie al contributo di Giuseppe La Malfa, per anni docente presso la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Catania, il quale ha ricordato come le produzioni precoci, soprattutto di pomodoro, erano ben note sui mercati esteri che importavano dalla Sicilia rilevanti quantità di prodotto costituito da frutti costoluti e appiattiti della cv. Marmande e solo in parte da quelli tondo lisci di cultivar costituite nei Paesi del Nord Europa, dove erano maggiormente apprezzati.

"Lo scenario che si configura dopo 50 anni di sviluppo esprime una fisionomia tale da fare escludere fenomeni di regresso o di inversione di tendenza dell’attuale quadro produttivo, almeno per quanto attiene le superfici occupate", ha concluso La Malfa.

A seguire, gli interventi del presidente della Provincia regionale di Ragusa Franco Antoci, il quale ha evidenziato come "nel ragusano si produca la percentuale più alta di pomodoro in Europa e in Italia il pomodoro sia l’ortaggio più consumato". Secondo i dati Imea-Ac Nielsen Homescan, infatti, le famiglie ne acquistano quasi 32 kg l’anno. Una percentuale pari al 16% del totale di acquisti di verdura che, in Italia, toccano i 200 kg annui per famiglia.

Durante la serata, infine, l’impegno per la Sicilia è andato oltre il comparto agroalimentare, estendendosi al sostegno per la ricerca medica nell’Isola, con la raccolta fondi - promossa dalla Onlus Parent Project – mirata al finanziamento totale del progetto "Prevenire per non curare" per uno screening respiratorio destinato ai pazienti affetti da distrofia di Duchenne che vivono in Sicilia.



Premi e premiati
Il vero protagonista dell’evento è stato "l’oro rosso" di Sicilia, declinato attraverso le peculiarità delle coltivazioni della cosiddetta "fascia trasformata" che va da Pachino a Licata e che rappresenta il cuore pulsante della produzione, nonché punto di riferimento per il bacino del Mediterraneo. Nove i premi consegnati, uno per ogni tipologia: cuore di bue, San Marzano, plum o oblungo, insalataro, mini plum, costoluto, datterino, grappolo e cherry. Il premio - appositamente ideato per l’occasione da un orafo di Vittoria - ha omaggiato le ditte sementiere presenti sul territorio siciliano, valorizzandone il merito nella ricerca genetica e nell’innovazione, nella tutela varietale e nella divulgazione di norme pratiche colturali al fine di informare i produttori sull’importanza del seme di qualità, sicuro e garantito.

Sul podio per la tipologia Insalataro la varietà Caramba dell'azienda Monsanto "per l'abbondanza di produzione dovuta alla facilità di allegagione dei fiori nelle differenti condizioni climatiche, per l'uniformità e dimensione dei frutti anche sui palchi superiori".

Per la tipologia Costoluto il riconoscimento è andato alla varietà Delizia dell'azienda Clause, "in quanto riassume al meglio ed enfatizza le caratteristiche organolettiche e la forma del pomodoro tipo Marmande della tradizione siciliana, con elevata e costante produttività".

Tra i San Marzano il più quotato è stato l'Italdor della Monsanto, "premiato per l'elevata produttività e qualità dei frutti e per essere diventato il punto di riferimento della tipologia San Marzano da mensa, rendendolo disponibile in Sicilia per tutto l'anno".

Altro riconoscimento è andato alla varietà Arawak della Syngenta per la tipologia Cuore di bue, premiata "in quanto è l'ibrido che ripropone al meglio la forma e il sapore, garantendo al contempo rese elevate e uniformità di pezzatura delle bacche".

Per la tipologia Plum ha ottenuto il primo posto il Parsifal della Vilmorin, "premiato per la particolare forma del frutto che caratterizza la tipologia, per l'elevata produttività ed uniformità di pezzatura (costante per l'intero ciclo colturale) e la compattezza della polpa.

E ancora, per il Miniplum ha ottenuto il maggior riconoscimento lo Snack di Syngenta, "per l'elevato adattamento della pianta alle differenti condizioni pedoclimatiche, per l'intensa colorazione ed il sapore equilibrato dei frutti che si adattano a molteplici usi".

Per il Datterino, invece, è salito sul podio il Cikito di Monsanto con la motivazione di aver mostrato "le migliori caratteristiche organolettiche e l'intensa colorazione dei frutti, per l'equilibrio nel sapore, la tolleranza al marciume apicale e la buona consistenza dei frutti".

Per la tipologia Grappolo il miglior voto della commissione è andato all’Ikram della Syngenta, premiato "per essere stato il primo vero grappolo innovativo, precursore delle attuali varietà, per l'uniforme ed elegante grappolo, per la consistenza della polpa e la durata della shelf life".
 
Ultimo premio alla tipologia Cherry è andato alla varietà Genio della Clause, "per l'uniformità di pezzatura e la costanza di produzione per l'intera durata del ciclo colturale e per la notevole resistenza alle spaccature delle bacche e alla virosi indotta da TYLCV".
 
Infine consegnato un premio alla carriera a Giuseppe Puglisi "per la sua presenza costante sul territorio, per la sua comprovata esperienza e professionalità che oggi ne fanno uno degli attori più importanti del comparto. La continuità all’interno della società di appartenenza, ventisei anni di attività, ne fa una figura di congiunzione e di riferimento tra la multinazionale e il nostro territorio".

Il Premio speciale Eugen Seed se lo è aggiudicato Paolo Pidatelli per aver appoggiato fin dall’inizio il progetto del premio Tomato Excellent dando un contributo prezioso alla realizzazione di tutte le fasi salienti dell’organizzazione, per l’ottima riuscita dell’evento.

Un riconoscimento speciale anche alla Isi Sementi "per celebrare il trentennale dalla fondazione di una società che oggi vanta un patrimonio di esperienza e professionalità di tutto rispetto, che anno dopo anno ha dato origine ad un assortimento varietale completo ed altamente competitivo" e a Med Hermes "per aver tagliato l’importante e meritato traguardo decennale, investendo sul territorio della fascia trasformata, puntando sull’unicità e le potenzialità dei prodotti che identificano ed esaltano il gusto mediterraneo".
Data di pubblicazione:

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